CENTRO – Un intervento per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche. Su questo verte l’intera linea politica adottata dal consigliere di opposizione, ex assessore ai Lavori Pubblici, Stefania Grazini, che si è astenuta sull’incameramento del quasi milione e mezzo di euro per progettazione della scuola e sistemazione idraulica della città. «In consiglio comunale si è discusso della proposta relativa all’aggiornamento del piano triennale delle opere pubbliche. Sembra una semplice delibera per approvare i lavori importanti per il nostro territorio ma contiene un passaggio importante che individua la poca attenzione dell’amministrazione alla problematica delle barriere architettoniche. Nella delibera è evidenziato che il contributo erogato è stato decurtato del 5%, che vale ben 72.000 €, a causa della mancanza del piano di eliminazione delle barriere architettoniche e del piano urbanistico attuativo. E bene, in commissione bilancio e in consiglio, una delle giustificazioni è stata che pochi comuni ne sono muniti e qualcuno ha obiettato che quando ero assessore mai me ne sono occupata – argomenta la Grazini – La richiesta dei fondi per tali opere è stata presentata quando io non ricoprivo più la carica di assessore ai Lavori Pubblici e quindi non potevo interagire su questo requisito e forse non era mia esclusiva competenza, ma anche di chi si occupava di urbanistica e delle disabilità. Il punto è che il Comune di Trofarello mai si sia preoccupato di munirsi di tale piano (la legge istitutiva risale al 1986) e che, pur sapendo che l’assenza di tale piano avrebbe comportato la perdita di 72.000 €, non lo ha comunque adottato adottando i piani economici delle opere all’importo erogato. Questo modus operandi porterà dei lavori monchi del 5%? – Si chiede la Grazini – e se sì, da dove verranno sottratti i fondi mancanti? Dalle spese tecniche o dagli incentivi al personale? Il vice sindaco dice che non mancherà nulla. Il tempo ce lo dirà nei fatti. La delibera svela un punto nevralgico di questa amministrazione: poca attenzione ai cittadini, in questo caso a quelli con disabilità esclusivo interesse per le opere. Si è preferito perdere 72.000 € piuttosto che predisporre un piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Non è la prima volta, si ricordino i soldi dell’avanzo di bilancio investiti in marciapiedi (circa 90.000 €) nell’ottobre 2020, quando già la pandemia aveva messo in difficoltà tante famiglie e soprattutto tante, quasi tutte le attività economiche – conclude Grazini – Oggi c’è stato detto che per il prossimo avanzo di bilancio già si è previsto di investirlo prima in opere, il cimitero e poi quello che resterà per alleviare le attività economiche colpite a seguito del covid. Le persone sempre dopo le cose. Le priorità di questa amministrazione sono chiare prima le opere poi tutto il resto».