CENTRO – Riccardo Fracchioni con una analisi su Ambiente e natura a Valle Sauglio apre difatto la campagna elettorale del gruppo Politico Progetto Paese. «Chi si è trovato a passeggiare ogni tanto in questa piccola frazione si sarà sicuramente accorto dell’incuria generale in cui versa. Non serve un osservatore attento per notare la quantità di rifiuti che spuntano a bordo strada, traboccano dai cestini e popolano silenziosamente il letto del Rio Sauglio. Per prevenire la diffusione nel rio e nelle falde acquifere di microplastiche, cioè particelle non più grandi di cinque millimetri che si staccano dai rifiuti abbandonati, occorre procedere a una pulizia sistematica e regolare – spiega il giovane Fracchioni – Questo compito non è stato svolto dall’attuale amministrazione negli anni passati. Da quando abito qui mi sono sempre chiesto come mai nessuno si adoperasse a rimuovere gli pneumatici sulle sponde del rio che arrivano anche a un metro di diametro, mi sono chiesto come si potesse permettere lo scempio del piccolo bosco dietro casa mia trasformato in una discarica di macerie, la cui presenza nel territorio non è stata purtroppo sufficiente a muovere un’amministrazione propositiva nelle parole, ma inerte nella prassi. Prendetevi un momento, se passate da Via San Rocco, per osservare in atto un vero e proprio dissesto idrogeologico, un processo di degradazione del suolo molto spesso sottovalutato e non efficacemente prevenuto. I bordi della strada si stanno letteralmente staccando per scivolare verso il fiume e nel corso degli anni si sono aperti molti sprofondamenti e buche sul manto stradale perché il terreno su cui l’asfalto poggiava è stato eroso dall’acqua. Quanto tempo ci vorrà per avere una riqualificazione ambientale decente che tenga conto delle esigenze territoriali? L’eccessiva cementificazione senza un’adeguata riforestazione degli argini che prevenga il dissesto è destinata a creare sempre più problemi. Unite questa informazione a quello che è successo, con effetti visibilissimi, negli ultimi quindici anni: le piogge sono diventate sempre più distanziate tra loro e sempre più torrenziali, proprio come succederebbe in un clima tropicale, a ulteriore testimonianza della crisi climatica in atto. Le probabili conseguenze di eventi meteorologici sempre più estremi che ci aspettano per gli anni a venire saranno frane e alluvioni. Il comune ha provveduto a riempire le buche, ma non a fare interventi duraturi nel tempo e a mettere in sicurezza la zona. Come parte di Progetto Paese mi impegnerei ad assicurare che gli argini siano consolidati dalle radici di nuovi alberi grazie alla loro capacità di assorbire l’acqua piovana e smorzarne la violenza. Anche un piccolo rio come il Sauglio può esondare se gran parte del suolo attorno è impermeabilizzato dal cemento. Inoltre – conclude Fracchioni – bisogna ricordare che tutto ciò è solo parte di un problema più ampio che riguarda la trascuratezza generale che il comune ha riservato a tutta la frazione come, ad esempio, l’abbandono di un campo da calcetto che sarebbe immediatamente fruibile con un intervento modestissimo ma che giace inutilizzato, invaso dalle erbacce e dai rifiuti».