Aaa cercasicandidato. Ancora tace una parte del mondopolitico trofarellese. A sonnecchiare è soprattutto il centro destra. Se infatti il centro sinistra aveva risposto alla provocazione di “Città” di qualche settimana fa con l’intervento del coordinatore di Progetto Paese Laura Sandrone, fresca di nomina ed il gruppo autonomo del Nuovo Movimento Popolare di Umberto Romano aveva presentato ufficialmente una bozza di squadra, ancora incompleta ma con un candidato sindaco donna, il centro destra non esce allo scoperto. Probabilmente per la sua recente litigiosità, per la difficoltà nel mantenere tante teste e tante energie a freno, o per la difficoltà di trovare un candidato che piaccia a tutti gli stakeholder non ha ancora ufficializzato nomi e squadra. Il centro destra si trova probabilmente all’impasse del salto generazionale. I giovani che scalpitano e che tanto hanno dato da pensare al sindaco Visca nei mesi scorsi con la fuoriuscita di Scaglia e Bertelle, rientrati poi con un appoggio esterno ed il defenestramento di Grazini e della Lega locale. E pensare che un cavallo di razza, che piace anche ad alcuni esponenti di spicco del centro sinistra, il saggio Visca e l’astuto Tomeo ce l’hanno. Così come potrebbero averne anche altri, già presenti in consiglio. Ma con questo conflitto generazionale si rischia di far scappare il cavallo più veloce dalla stalla per farlo magari finire in qualche altro allevamento. In politica gli accordi saltano, le parole date non rispettate sono mancati ritrovamenti di intenti e le elezioni vanno e vengono. Così come i candidati. C’è tempo per essere protagonisti e tempo per essere buoni consiglieri. Sta nella maturità di ciascuno capire quando bisogna fare un passo indietro. Roberto D’Uva