CENTRO – Torna in auge come interessante strenna natalizia, la trilogia dello scrittore trofarelllese Marino Fracchioni. Coloro che hanno letto il libro restano sorpresi. Il giudizio di tutti è che nonostante sia alle prime armi Fracchioni sappia descrivere bene le scene che racconta. Ci sono molti particolari che inducono a credere che siano storie vere. Fracchioni trae dalla realtà i propri racconti: il passato di paracadutista e le indagini che ha svolto per esempio sono benzina sul fuoco per gli intrecci delle sue inchieste. Nel suo ufficio di Moncalieri risaltano i ritratti di Carlo Alberto dalla Chiesa, di Borsellino e Falcone e dei suoi figli. Su un muro poi una locandina cita testualmente: «A volte l’unica risposta possibile ad una violenza inaudita è altrettanta violenza». Fracchioni pare un uomo schivo e poco socievole ma in realtà racconta volentieri la sua storia mostrando diversi riconoscimenti che ha ricevuto durante la sua gioventù, particolari che non vuole pubblicizzare per ovvi motivi, tra cui i documenti di un corso per Mortaista rilasciato dall’UFFICIO O.A.I.O dll’Esercito, alcune pubblicazioni della Brigata Paracadutisti Folgore, oltre a quelli di Carlo Alberto Dalla Chiesa e un block notes della CIA, poi confessa candidamente: «questo block notes l’ho preso ad un corso specialistico di intelligence». Poi mostra un vecchio filmato del suo mezzo tecnologico fatto rubare e dato alle fiamme. Un ricordo che gli vela lo sguardo di tristezza. Le sue esperienze professionali rivivono romanzate nei suoi libri da leggere tutti d’un fiato.