Un terremoto politico si è abbattuto sulla giunta di Gian Franco Visca che ha staccato la spina all’assessore Stefania Grazini. Licenziata in tronco per aver strizzato l’occhio, secondo il sindaco, a +Europa di cui il principale esponente trofarellese, Marco Cavaletto, è la sua spina nel fianco. Insomma la Grazini è stata silurata perché a Moncalieri Italia viva ha annunciato sul giornale locale che andrà alle elezioni con il gruppo politico guidato da Benedetto Della Vedova. «Considerato che la signora Grazini Stefania, oltre ad avere aderito ad un partito politico di nuova formazione, collocato in un’area politica antagonista rispetto al pensiero che ispira il programma amministrativo del gruppo di maggioranza di questo comune, ha inoltre dato vita, come referente dell’area Torino sud, ad un nuovo accordo tra Italia viva e più Europa che realizza una sorta di federazione con + Europa il cui leader locale (Marco Cavaletto n.d.r.) ha costantemente avversato, denigrato e deriso, le azioni amministrative del sindaco e della sua giunta. Fatti e situazioni di cui sono venuto a conoscenza per il tramite di un giornale e dichiarazioni rese in consiglio comunale. Visto che verosimilmente questa scelta compiuta dalla signora Grazini ha già prodotto riflessi nell’attività amministrativa, avendo determinato manchevolezze rispetto a doveri di comunicazione nei confronti del sindaco e considerato il fatto che questa cosa ha determinato il venir meno del rapporto di fiducia in merito all’idoneità del nominato assessore a perseguire gli obiettivi gli obiettivi amministrativi fissati nel programma di mandato, ho deciso di levargli l’incarico. Fermo restando che con l’adozione del presente atto permane l’apprezzamento per l’impegno profuso dall’assessore Grazini durante il periodo assessorile» conclude Visca.
La Grazini incassa il colpo e prende un paio di giorni per riflettere e rispondere al suo defenestramento da parte di Visca. Stamattina ha pubblicato un comunicato stampa fiume con cui ribatte punto per punto alle accuse del primo cittadino.
«Resto attonita, basita ed incredula innanzi alla decisione del Sindaco di revocarmi la carica di Assessore. Quello che mi lascia ancora più perplessa, però, sono le motivazioni addotte a sostegno della decisione – esordisce l’ex assessore – Le considerazioni effettuate dal Sindaco, da cui discendono i motivi effettivi della revoca della mia carica, escludono la mancanza d’impegno nel corso del mio operato. Ciò, è pacifico, equivale a dire che ho sempre lavorato bene per la comunità di Trofarello, in linea con gli obiettivi del Sindaco, della Giunta e della maggioranza politica con la quale sono stata eletta in una lista civica composta da varie ‘anime’ di appartenenza politica sin dall’inizio.
Questo, però, all’epoca non era stato d’ostacolo per il Sindaco.
Del resto, in una città come Trofarello, ‘fare politica’ non aveva alcun senso. In realtà medio-piccole, l’amministratore locale deve interessarsi del bene comune e dell’amministrazione senza che le ‘influenze ideologiche’ incidano sulle scelte amministrative.
E questo è sempre stato il mio spirito che ho portato dentro e fuori la Giunta in cui ho operato fino alla scorsa settimana.
Il Sindaco, forse non potendo giustificare la scelta attribuendomi incompetenza, superficialità, negligenza, ha optato per una sorta di ‘processo alle intenzioni’. Il decreto di revoca attribuisce alla scrivente una serie di attività e comportamenti che nulla hanno a che fare con Trofarello ed il mio operato nella mia città.
La mia prima colpa sarebbe stata, ad avviso del Sindaco, quella di ‘aderire ad un nuovo partito politico di nuova formazione collocato in area politica antagonista rispetto al pensiero che ispira il programma amministrativo del gruppo di maggioranza dell’Ente’.
Il Sindaco forse dimentica che sin dall’inizio la mia collocazione ‘naturale’ era nell’area di centro sinistra e questo non gli ha impedito, all’epoca, di conferirmi le deleghe che oggi brutalmente mi revoca.
La mia seconda colpa sarebbe stata quella, in veste di referente territoriale di Italia Viva Torino Sud di aver dato vita ad un accordo tra + Europa ed Italia Viva a sostegno della Candidatura del Sindaco Paolo Montagna nel Comune di Moncalieri che andrà ad elezioni a settembre.
Ebbene, tale scelta, non solo è stata operata al di fuori del Comune di Trofarello, in un Comune ove le dinamiche e i soggetti politici sono diversi, ma, è bene sottolinearlo, è maturata dai soggetti appartenenti ai Comitati territoriali di Moncalieri (espressione del territorio).
Questo ribadisce che il mio modo di far politica, seppur al di fuori del Comune di Trofarello è volto all’ascolto del territorio e delle esigenze dei cittadini con uno spirito democratico che mai dovrebbe mancare in qualsiasi formazione politica La mia terza colpa sarebbe stata quella di aver dato vita ad “una sorta di federazione” con + Europa.
Ebbene, tale affermazione è destituita da qualsivoglia fondamento in quanto non esiste nessun atto formale in tal senso e l’unione di Italia Viva con + Europa sul territorio di Moncalieri si concreta con l’inserimento nella lista +Moncalieri (lista civica si noti!) di due militanti di Italia Viva.
Quarta colpa. La più assurda in assoluto.
Nel comune di Trofarello risiede un esponente del partito +Europa che, in alcune occasioni, come tutti gli altri cittadini ha, a volte criticato l’operato della Giunta (di cui facevo parte!!) e del Sindaco.
E’ fatto notorio a Trofarello che tra il Sindaco e tale persona non corra buon sangue a causa della diversa visione di amministrare il Comune.
Quindi, poiché il referente di + Europa, cittadino di Trofarello, ha criticato
l’amministrazione (ripeto: di cui facevo parte e faccio parte anche io!!), di conseguenza io sarei una ‘nemica’.
Quinta colpa. La più denigrante.
Il Sindaco mi si attribuisce il bollino di cospiratrice che secreta le notizie.
Ebbene, ho sempre informato il Sindaco delle mie scelte politiche ancor prima di metterle in atto, e di questo ne ho prova.
Tra l’altro, le notizie, sempre comunicate, sono state divulgate, rese fruibili con totalità di informazione e trasparenza.
E invece avrei “determinato manchevolezze rispetto a doveri di comunicazione neimconfronti del Sindaco”!
Queste sono le motivazioni sulle quali viene costruita la revoca delle mie deleghe, nonostante abbia sempre operato bene e sempre mettendo in primo piano il bene comune dei miei concittadini, e attuando il programma politico della maggioranza, come lo stesso Sindaco riconosce.
In conclusione so che non potrò fermare una decisione che è prerogativa del Sindaco, ma sicuramente mi porrò già da oggi l’obiettivo di fermare le falsità esposte e logiche dettate da strategie per ora a me ignote.
Lo faccio principalmente per i miei concittadini, a cui quanto elencato prima non interesserà minimamente, perché saranno sempre attenti ad altri aspetti, come ad esempio lavorare e avere risultati per la comunità di Trofarello.
Da ultimo, ma non per ultimo voglio ringraziare tutta la cittadinanza che si è stretta intorno a me, con attestati di stima sia sul mio profilo fb sia in privato, a prescindere dall’appartenenza politica dei singoli, in questo momento difficile riconoscendomi che ho sempre lavorato per il bene di Trofarello e dei Trofarellesi. Questo mi dà la forza di continuare in modo più incisivo per la mia Trofarello.