CENTRO – Approvato dalla Giunta regionale la delibera sulla nuova disciplina per la programmazione e la gestione in sicurezza delle attività dei centri estivi. «Con il confronto avvenuto nei giorni scorsi con le autonomie locali, gli enti religiosi, il Terzo settore, il mondo cooperativo e le scuole paritarie – ha affermato l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino – si è potuta effettuare la necessaria condivisione sulle misure formalizzate. In questo modo rispondiamo alle legittime richieste di Comuni, operatori, famiglie, bambini e ragazzi. Il decreto del Governo stabilisce che non si possa iniziare prima del 15 giugno, ma noi cercheremo di anticipare questa data quanto più possibile». Le linee guida che disciplinano il funzionamento del servizio sono divise in tre parti: la prima è dedicata alle indicazioni operative, la seconda alle fattorie didattiche, l’ultima agli accordi di gemellaggio che permetteranno all’organizzatore titolare dei singoli centri estivi di avvalersi dei volontari del Servizio civile universale in affiancamento agli educatori e agli operatori.
Destinatari del servizio sono i bambini e i ragazzi fra i 3 e i 17 anni. Per la collocazione nel gruppo, farà fede l’età alla data dell’avvio delle attività. Per la fascia 0-3 anni, invece, ad oggi tutte le attività educative sono sospese per effetto del Dpcm del 16 maggio scorso. Come si sta sviluppando il discorso in città? «Ci sono delle associazioni che hanno dato la loro disponibilità a provare a svolgere il servizio – commenta il sindaco Visca – Analizzando le linee guida della regione e del governo. Si stanno effettuando dei sondaggi e stiamo collaborando a stretto giro con loro. Vedremo che cosa uscirà fuori. Abbiamo dato la disponibilità a mettere a disposizione del terreno nel caso in cui fossero necessari più spazi al fine di garantire il distanziamento sociale. Non saranno imposti balzelli sui terreni messi a disposizione. Questo è uno dei motivi per cui sto andando molto cauto sulla questione dei parchi e dei giardini. Certo è che non apriranno fino alla fine della scuola. Cerchiamo di essere pronti per quel momento».
La Parrocchia Santi Quirico e Giulitta e l’Oratorio don bosco di Trofarello, hanno accettato la collaborazione con il comune ed hanno proposto un sondaggio per esaminare eventuale richieste di partecipazione alla proposta ludico educativa del periodo estivo.
«La fase due di questa emergenza sanitaria, presenta ancora molte incertezze dal punto di vista di quello che si potrà fare oppure no – spiegano in oratorio – Stiamo cercando di progettare un servizio quanto più vicino alle esigenze di ciascuna famiglia. Le restrizioni sulle norme dei centri estivi sono al quanto massicce, dal momento in cui, per la tutela di tutti è necessario un rigoroso rispetto delle norme che ci saranno imposte per il contenimento del COVID-19. Il questionario, al quale occorre rispondere entro il 4 giugno non è considerato come una pre iscrizione».