CENTRO – Convocazione d’urgenza per i professori dell’istituto comprensivo di Trofarello, a seguito dell’ennesima bozza sulle modalità di svolgimento dell’esame di terza media, inviata sabato mattina dalla ministra Azzolina. «Ho come l’impressione che si stia procedendo a tentoni, ad una prima bozza ne segue una seconda il giorno dopo che però genera molta incertezza e confusione – esordisce la vicepreside Daniela Gastaldi – Seguendo le linee della bozza abbiamo concordato come sarà l’esame di terza media: si tratterà di un elaborato da consegnare ai docenti entro un determinato giorno che sarà discusso, naturalmente on line, con tutta la commissione riunita ed il candidato che esporrà il proprio lavoro davanti agli insegnanti. Secondo quello che dice la bozza i tempi sono strettissimi. Ad oggi, 11 maggio, la ministra pretende che il 10 giugno vengano terminati tutti i lavori scolastici, scrutini compresi. Data in cui la ministra prevede la fine dell’anno scolastico. Quindi l’esame di terza media, consistente come detto in questa forma della tesi esposta online, dovranno tenersi almeno prima dell’8 giugno. Gli insegnanti per poter passare tutti gli allievi, calcolando anche che le lezioni delle prime delle seconde devono continuare ad andare avanti, dovranno ascoltare i ragazzi soltanto nei pomeriggi. Abbiamo calcolato che, per sentire tutti gli allievi con un tempo minimo di una ventina di minuti ciascuno, i colloqui dovranno iniziare necessariamente entro il 25 maggio. L’elaborato dovrà essere consegnato entro il 22 maggio per permettere agli insegnanti di visionare almeno una volta questa piccola tesi da discutere poi entro l’8 giugno. In settimana gli insegnanti spiegheranno ai ragazzi che cosa viene richiesto loro. Dopo di che avranno 10 giorni di tempo per preparare il lavoro ed è indubbiamente poco tempo. Naturalmente la valutazione di questo documento, che che si baserà sulla creatività, l’originalità e la buona esposizione, terrà conto anche del percorso dei tre anni e del voto del primo quadrimestre, della partecipazione, della didattica a distanza e dell’impegno complessivo. Quest’anno è andato così. Per quanto riguarda le prime e le seconde saranno tenute in considerazione la partecipazione, la maturità, il senso di responsabilità dimostrata in questa didattica a distanza ed il percorso fatto nel primo quadrimestre. C’è comunque ancora molta confusione da parte del Ministero. Noi attendiamo che venga confermata questa bozza o che venga integrata o stravolta. I tempi sono strettissimi: il programma verrà terminato, naturalmente in modo più sintetico rispetto alla normalità – conclude la Gastaldi – Gli insegnanti, in questa modalità a distanza, hanno lavorato il triplo di quello che fanno normalmente per portare avanti il programma. Naturalmente è mancata la relazione e la socializzazione. Stesso discorso vale per le scuole elementari dove sono stati distribuiti dalla polizia municipale anche dei tablet alle famiglie che non ne erano dotate. Brave anche le educatrici che hanno raggiunto tutti i ragazzi senza lasciare indietro nessuno».