CENTRO – E’ la cittadina benemerita dell’anno 2020. Catechista e volontaria Avis Aido e Alpini ha un trascorso da infermiera. Rosanna Scaglia, all’anagrafe Rosina, è nata il 25 agosto 1953 a Castelnuovo Don Bosco. Nel 1969 si trsferisce a Trofarello. Si diploma segreteria e poi successivamente infermiera presso l’ospedale Sant’Anna.
Dopo qualche anno come operaia in una fabbrica tessile di Chieri fino al 1969 approda all’ospedale Sant’Anna di Torino, reparto prematuri come infermiera ostetrica. Negli ultimi anni prima della pensione, (2008) ha lavorato presso l’ufficio del personale Città della Salute Torino. Dedita sul territorio di Trofarello ha sempre lavorato con varie associazioni di volontariato.
In Oratorio come catechista per 25 anni, e da sempre è attiva con il gruppo Caritas, con il Gruppo Alpini in varie manifestazioni per preparazione di cibo/bevande o altri servizi.
Iscritta all’AIDO partecipa attivamente nel direttivo AVIS/AIDO dando la massima disponibilità in occasione di eventi e accoglienza nelle giornate di prelievo, da oltre 20 anni.
Nel privato persona molto generosa, caritatevole e sempre disponibile.
«Mi sento impacciata ed imbarazzata. Se devo essere sincera ho pensato subito ad uno scherzo. Io non ho mai fatto niente di straordinario. Ho fatto sempre cose normali. Ho sempre solo cercato, con tutti i miei tanti limiti, di dare una piccola mano o di dare una parola la dove c’era la necessità. Mio papà fin da piccola mi aveva inculcato nella testa questa frase. Ricordati bimba che è sempre meglio aiutare che essere aiutati. Io sono nata in una famiglia di alpini, sono compaesana di don Bosco e fortunatamente sono cresciuta con l’importanza di rispettare certi valori. Mi viene dal cuore aiutare, lo sento come un dovere naturale con tutti i miei limiti. Mi sono sempre prestata e tutt’ora mi presto volentieri nelle associazioni di Trofarello. Non importa se civili o religiose purché si prodighino per validi motivi o per i più deboli, soprattutto i bimbi, gli anziani e gli ammalati. Non è una frase fatta. Si riceve tanto nel dare un sorriso, uno sguardo diritto negli occhi, o una stretta di mano fatta col cuore, fin quando è stato possibile. Ti ricompensa mille volte di quel poco che hai cercato di fare. Ringrazio tutti coloro che hanno avuto fiducia in me sono orgogliosa di questo riconoscimento. Prometto, salute permettendo, di continuare il mio impegno anche in futuro». Rosanna Scaglia riceverà a ricordo di questa benemerenza una pergamena nel corso di una serata che sarà organizzata per l’occasione. Solitamente la serata era quella del concerto del 2 giugno che quest’anno salterà a causa degli effetti del Coronavirus e delle restrizioni. Nel corso della stessa serata una seconda targa sarà assegnata anche al giornalista Roberto D’Uva, il cui nome è stato proposto, con una lettera indirizzata alla giunta comunale, dai 5 cittadini benemeriti degli anni precedenti, per l’impegno che in questi periodo di Covid 19 ha profuso per tenere alti i valori dello stare insieme ed il senso dei valori propri della comunità con la diffusione del giornale e dei servizi video del settimanale la Città.