CENTRO – Ma come stanno vivendo i medici veterinari della città questa emergenza Covid 19? Lo abbiamo chiesto al medico veterinario trofarellese Massimiliano Bianchi. «Nelle ultime settimane sono comparse sugli organi di stampa alcune notizie relative alla possibilità del coinvolgimento, in questo tipo di infezione dei nostri animali. E’ vero che sono stati riscontrati positivi quattro animali sul pianeta intero: due cani e due gatti, tread Hong Kong ed uno in Belgio – esordisce il dottor Bianchi – Solo questo caso in belgio sembra aver sviluppato una sintomatologia che si è risolta spontaneamente dopo alcuni giorni. Si trattava di un gatto convivente con una persona posotiva al Coronavirus. Non è stato dimostrato che questo tipo di patologia fosse stata provocata proprio dal virus. Per cui tenderei a sdrammatizzare queste notizie. Io non sono un virologo e nanche un immunologo ma semplicemente un clinico di base ma inviterei tutti a ragionare come, a livello planetario, quattro casi, rispetto a quelli che viviamo quotidianamente siano non solo irrisori. I nostri amici animali non hanno dimostrato in nessun modo di poter essere un veicolo del virus se non come qualsiasi oggetto inanimato, un fazzoletto sporco o una mascherina infetta. Piuttosto potrebbero essere dei soggetti recettivi ma nessuno di questi ha dimostrato di sviluppare la malattia. Si sono dimostrati solo positivi al virus ma non hanno sviluppato anticorpi verso il virus, quindi nessuno di questi animali ha dimostrato un sistema immunitario interessato a questo tipo di virus per cui il mio invito di non drammatizzare e soprattutto non abbandonare e non liberarsi dei nostri animali in questo momento – conclude Bianchi – perché non sono coinvolgibili».