CENTRO – Come sta andando il mercato immobiliare di Trofarello. Lo abbiamo chiesto al titolare dell’agenzia Piemonte case, Claudio Vola. «Il mercato immobiliare di Trofarello è un mercato vivo. I trofarellesi in questi ultimi 18, 24 mesi hanno dimostrato di aver voglia di comprare e di cambiare casa. E’ un mercato che si è allineato al mercato nazionale. I prezzi, lo sappiamo tutti, negli ultimi 10 anni, hanno perso un 25, 30 per cento. La cosa è accaduta anche a Trofarello che è un comune che, rispetto ad altre zone della provincia di Torino, ha tenuto un po’ di più. Il trofarellese e le persone che abitano in queste zone hanno sempre dimostrato la voglia e la disponibilità ad acquistare e a cambiare casa. Non vedo delle grosse differenze post coronavirus. credo che le persone avranno la stessa voglia. Io penso che in questi momenti l’italiano si farà forza di questa situazione e reagirà nel modo migliore possibile. Non nascondo che a volte da queste crisi nascono spesso delle opportunità. Questa mattina mi confrontavo con un nostro consulente del credito. Mi diceva che i tassi fissi, a seguito di questa situazione, stanno scendendo in modo drastico. In questo momento il mercato è fermo ma sono certo che appena ci sarà modo di iniziare nuovamente sono convintissimo che il mercato ripartirà alla grande. Ripresa portata anche da questi avvenimenti che stanno accadendo. Le banche ci stanno aiutando a spingere sugli acquisti, le persone si stanno accorgendo che oggi pagare un affitto non ha più senso quando una rata di mutuo è decisamente più bassa di un affitto medio. Il mercato degli affitti di Trofarello è un mercato che è tendenzialmente caro. Quindi dobbiamo essere positivi. Usciremo rafforzati e sono sicuro che il mercato ripartirà alla grande». Cosa pensa di quello che sta succedendo? Lei che oggi ha fermato la propria attività, come vive le sue giornate? «Sono abituato a guardare il lato positivo delle cose? Non è facile non andare in ufficio al mattino ma non nego che ci siano anche dei lati positivi. Il primo è non dover mettere giacca e cravatta. Il secondo è riuscire ad interagire con i clienti, grazie alla tecnologia e magari, tra una telefonata e l’altra, guardare un cartone animato con mio figlio o giocare a nascondino».
Casa: bene rifugio al tempo del Coronavirus
CENTRO – Come sta andando il mercato immobiliare di Trofarello. Lo abbiamo chiesto al titolare dell’agenzia Piemonte case, Claudio Vola. «Il mercato immobiliare di Trofarello è un mercato vivo. I trofarellesi in questi ultimi 18, 24 mesi hanno dimostrato di aver voglia di comprare e di cambiare casa. E’ un mercato che si è allineato al mercato nazionale. I prezzi, lo sappiamo tutti, negli ultimi 10 anni, hanno perso un 25, 30 per cento. La cosa è accaduta anche a Trofarello che è un comune che, rispetto ad altre zone della provincia di Torino, ha tenuto un po’ di più. Il trofarellese e le persone che abitano in queste zone hanno sempre dimostrato la voglia e la disponibilità ad acquistare e a cambiare casa. Non vedo delle grosse differenze post coronavirus. credo che le persone avranno la stessa voglia. Io penso che in questi momenti l’italiano si farà forza di questa situazione e reagirà nel modo migliore possibile. Non nascondo che a volte da queste crisi nascono spesso delle opportunità. Questa mattina mi confrontavo con un nostro consulente del credito. Mi diceva che i tassi fissi, a seguito di questa situazione, stanno scendendo in modo drastico. In questo momento il mercato è fermo ma sono certo che appena ci sarà modo di iniziare nuovamente sono convintissimo che il mercato ripartirà alla grande. Ripresa portata anche da questi avvenimenti che stanno accadendo. Le banche ci stanno aiutando a spingere sugli acquisti, le persone si stanno accorgendo che oggi pagare un affitto non ha più senso quando una rata di mutuo è decisamente più bassa di un affitto medio. Il mercato degli affitti di Trofarello è un mercato che è tendenzialmente caro. Quindi dobbiamo essere positivi. Usciremo rafforzati e sono sicuro che il mercato ripartirà alla grande». Cosa pensa di quello che sta succedendo? Lei che oggi ha fermato la propria attività, come vive le sue giornate? «Sono abituato a guardare il lato positivo delle cose? Non è facile non andare in ufficio al mattino ma non nego che ci siano anche dei lati positivi. Il primo è non dover mettere giacca e cravatta. Il secondo è riuscire ad interagire con i clienti, grazie alla tecnologia e magari, tra una telefonata e l’altra, guardare un cartone animato con mio figlio o giocare a nascondino».