CENTRO – Stanno ancora risuonando nella mente i ritornelli della disputa canora più amata dagli Italiani. Sanremo è stata, come ogni hanno, il festival dei record, record di ascolti per RaiUNO, record per l’apprezzamento della critica. Anche Trofarello ha avuto un piedino nella manifestazione canora ligure che ha rilevanza internazionale. Due trofarellesi hanno vissuto direttamente o per caso il festival di Sanremo con tutte le emozioni e gli eventi. Fabio Prono, trofarellese che lavora nell’ambito dell’informazione, ha vissuto Sanremo e tutte le giornate del Festrival da operatore della comunicazione. «L’atmosfera durante i giorni del Festival è vibrante e festosa.
Le strade di Sanremo, normalmente poco affollate in questo periodo dell’anno, si riempiono di persone venute da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, specialmente dalla vicina Francia – esordisce Prono – Quest’anno la novità era rappresentata da un palco esterno nella piazza di fianco al Teatro Ariston, sul quale si esibivano gli artisti prima o dopo essere passati sul palco del Festival. Passeggiando per le strade della città o seduti al tavolo di un ristorante, non di rado si riescono ad incontrare gli artisti protagonisti della kermesse e fermarsi per scambiare due parole, chiedere un autografo o una foto insieme.
Lavorare all’interno della grandissima e complessa macchina del Festival riesce a regalare enormi soddisfazioni, la prima delle quali aver contribuito a far vedere uno spettacolo di qualità e tecnicamente all’avanguardia a 11 milioni di telespettatori in Italia (senza contare quelli all’estero, perché il Festival va in eurovisione) con uno “share” di più del 50%, ovvero più di un telespettatore su due era sintonizzato su di noi. All’inizio di ogni diretta, nonostante giorni e giorni di meticolose prove, c’è sempre un po’ di tensione sia tra gli artisti, sia tra i tecnici (alla fine si tratta di uno dei più importanti eventi musicali in Italia), ma con l’avanzare dei minuti piano piano si stempera e alla fine, nonostante la stanchezza, rimane la sensazione di aver partecipato a qualcosa di grandioso». Una visita casuale e non programmata a Sanremo è stata invece quella di Stefania Grazini, avvocato trofarellese.
«Ci siamo ritrovati a Loano per il fine settimana ed abbiamo deciso di fare un giretto per Sanremo – esordisce la Grazini – Non è nel mio essere seguire i cantanti anche se non mi sarebbe dispiaciuto incontrare Piero Pelù. Di fatto ho visto poco. Ho apprezzato molto l’altissimo livello di sicurezza. Ho potuto riconoscere sulla passerella Leo Gassman, Diodato e Raphael Gualazzi e da lontano Achille Lauro. Sono rimasta molto colpita dall’attenzione delle persone presenti che facevano la fila per farsi fare un autografo, magari su un braccio. Ho poi fatto una lunga riflessione su quanto venga speso per mettere in pista tutta questa macchina anche se d’altra parte, così come ho appreso dai commercianti locali, Sanremo ha dei grossi benefici da queste settimane di Festival. La manifestazione produce moltissime entrate che, insieme al turismo marittimo, danno linfa vitale alle attività locali».