Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. La settimana scorsa la mia volpe mi ha voluto far stare a tutti i costi sui social media. Facebook in particolare. Ho scoperto che è una miniera d’oro di informazioni. “Sui social la gente parla – mi ha fatto notare la mia volpe – Perde i freni inibitori e si trasfoma. Ma proprio per questo motivo riesce a chiedere aiuto al prossimo – e mi fa notare come – un giovane con difficoltà motorie abbia postato una richiesta di aiuto ed il sindaco, dopo poche ore avesse già risposto di avere interessato il presidente della Regione. No dico… una volta occorreva andare in comune nel giorno di apertura dell’ufficio preposto, sperare che l’impiegato preposto non fosse malato o in ferie, compilare la preposta modulistica ed attendere la consueta risposta. Oggi per dire che non è di propria competenza basta un post, un twitt, un WhattApp. Cambia la forma… ma la sostanza». Mi dice beffarda la mia volpe. Speriamo cambi quella. I social fanno paura. Possono farti vincere o perdere le elezioni. Sono la testa d’ariete delle guerre moderne. La primavera araba è nata così. Ops,… qualcuno in occidente avrebbe preferito l’autunno… Ma, a che “post“… Quanto è social la mia volpe.