CENTRO – “Via Togliatti 6 risponde 86 decibel e tante vibrazioni”. Così si intitolava l’articolo del 9 ottobre, con il quale veniva data voce ai condomini di Via Togliatti, in risposta a un evento organizzato il 15 settembre al Circolo Corea dedicato ai giovani e giudicato eccessivo, alla stregua di un rave party. Così, si è dato spazio anche alle opinioni dell’altra parte della barricata, quelle dei ragazzi che hanno organizzato l’evento. Stefano Bertone, Giovanni Pairetti e Fallou Fall, organizzatori dell’evento musicale, ci tengono a precisare che quando si parlava dei condomini di Via Togliatti sembrava ci si riferisse alla totalità del palazzo. “Nell’articolo è trasparito il fatto che i vicini contrari fossero una moltitudine, quando in realtà le persone scese in strada erano due. E poi abbiamo saputo che hanno chiesto a tutti i condomini di unirsi alla loro protesta ma nessuno ha risposto positivamente”. Stando alle parole dei condomini, inoltre, si parlava di forti vibrazioni di vetri e pavimenti, bambini ed anziani spaventati e insofferenti, giovani impossibilitati a mantenere la concentrazione sullo studio e animali in stato di agitazione. “A questo proposito sarebbe interessante capire se queste situazioni si sono realizzate o se sono solo ipotesi dei due condomini scesi in strada. La questione è che noi non sappiamo chi siano le persone che potrebbero essersi sentite infastidite. Anche volessimo trovare un dialogo con qualcuno non sappiamo a chi rivolgerci per chiedere se effettivamente il disagio è una situazione generale di tutto il palazzo o solo di questi due condomini”.
In secondo luogo, ci tengono a chiarire alcune dinamiche della serata e le caratteristiche della festa. “Sono arrivati i Carabinieri la prima volta alle 20.00 chiedendo di controllare la documentazione: nessun problema riscontrato. Poi si sono ripresentati un paio d’ore dopo con i due vicini di casa. Noi ci siamo comportati in maniera educata. Tuttavia, ci siamo sentiti attaccati, perché queste due persone hanno criticato la serata e hanno fatto presente ai Carabinieri che al loro arrivo alcuni ragazzi con zainetti erano scappati. Le stesse Forze dell’ordine hanno risposto che il loro lavoro lo sanno fare. Hanno visionato nuovamente la documentazione ed era tutto a posto”. E aggiungono: “Nessuno è stato male, a nessun minorenne sono stati somministrati alcolici, l’affluenza non è mai stata al limite del sovraffollamento. La serata si sarebbe conclusa a mezzanotte”. A loro dire, definire questo tipo di festa un rave party è quantomeno fuori luogo.
Sul tema era anche intervenuto l’Assessore Giorgio Miletto, che diceva di non essere a conoscenza di un’autorizzazione rilasciata dal Comune per questo tipo di iniziativa. “Noi non abbiamo chiesto nessuna autorizzazione al Comune, perché sappiamo non essere necessaria in questo caso”. E proseguono, descrivendo un loro incontro con Miletto: “Abbiamo compreso le buone intenzioni dell’Assessore, lui ci ha illustrato le iniziative che sono state organizzate per i giovani, lamentandone la poca partecipazione. A questo punto viene da chiedersi come sia possibile che noi in così poco tempo siamo riusciti a organizzare un evento con un’elevata partecipazione, mentre per iniziative precedenti ciò non si sia verificato. […] Quello che sappiamo è che Valerio Visconti ci ha dato fiducia, chiedendoci di fare qualcosa per i giovani che funzionasse. Ed è quello che abbiamo fatto: abbiamo creato una realtà da zero, che ha coinvolto tanti giovani, ha aggiunto tesserati al Circolo e ne ha rilanciato l’immagine. E di questo nessuno ci ha dato merito”.
Per il futuro sono ottimisti: “La serata programmata per il 26 ottobre non si svolgerà (ci sono una serie di questioni burocratiche da sistemare – per es. il piano sicurezza), però ci stiamo muovendo per fare in modo che tutto sia in regola. A causa della stagione non potremmo ripetere la serata all’aperto, però il nostro progetto non muore. Si svilupperà durante l’inverno con l’idea di dedicare il sabato al Circolo ai giovani. Visconti lascerà il tesseramento gratuito per i ragazzi under 25. Inoltre, un sabato al mese l’idea è di organizzare un evento che possa essere svolto all’interno (lounge bar, partite, ecc.). Per eventi più grandi come quello del 15 settembre aspettiamo la primavera, quando nel frattempo anche il resto delle questioni burocratiche saranno risolte”. E concludono: “Sappiamo che non è facile mettere d’accordo tutti. Però se ci sono tanti ragazzi che rispondono positivamente questo ci dà la forza di continuare”.
Davide Lucchetta