CENTRO – L’appuntamento trofarellese con l’autore ha regalato ai lettori una grande novità. Lo scrittore trofarellese, che ha appena presentato a Trofarello “Non sono come tu mi vuoi”, ha annunciato il lancio de “Le Trappole dell’anima”, il suo nuovo romanzo scritto a quattro mani con Elisa Gani.
«La violenza sulle donne si può raccontare da due prospettive diverse: l’amore sognato e l’amore preteso – anticipa l’autore – Una doppia trappola che prima ti inebria con il suo nettare, poi ti stringe nella morsa acuminata della verità. I due protagonisti ci accompagnano tra le pieghe di questo sentimento ambiguo come cronisti in bilico tra istinto di sopravvivenza e rassegnazione.
Martina vuole salvare il proprio compagno ma ne è vittima mentre Paolo, l’amicoritrovato, tenta di frenarne la deriva.
Le loro voci si intrecciano in una storia disperata fatta di violenza e umiliazione.
Una storia che, grazie ad una scintilla di consapevolezza, diventa testimonianza di redenzione».
Edito dalla casa editrice Pathos edizioni sarà in distribuzione a partire dal 15 maggio. «Un libro che ci costringe a essere testimoni, da due punti di vista, della violenza di genere sulle donne e a rifiutarla in tutte le sue forme, come una “terapia d’urto” per scuotere le coscienze e dare speranza a chi la subisce» commenta Orietta Berti. Due3 notizie sugli autori. Stefano Peiretti nasce a Torino nel 1988, si laurea in Informatica presso l’Università degli Studi di Torino, consulente informatico e docente. Appassionato di didattica, pedagogia, psicologia, teologia, letteratura, musica e iconofilia. Diacono transeunte presso la Chiesa Vetero-Cattolica Americana in Italia. Attivista per i diritti civili e le pari opportunità.
Autore di “Franco e Gianni – 14 luglio 1964” storia della prima coppia omosessuale sposata a Torino nel 2016 e di “Non sono come tu mi vuoi” del 2018.
La sua determinazione nel lottare contro le discriminazioni e le violenze, l’ha portato a scrivere questo libro insieme a Elisa Gani. Classe 1972, Gani è laureata in lingue e letterature straniere, lavora come tecnico autoptico presso l’ospedale di Ciriè. Ballerina professionista fin dalla tenera età e appassionata di fotografia, si avvicina al mondo editoriale collaborando con la Pathos Edizioni come fotografa e co-editor. Grazie alla sua sensibilità di donna e capacità empatica si immerge nella scrittura di questo libro per dare voce a tutte le donne che hanno subito abusi.