CENTRO – Frugare nei sacchi dei rifiuti abbandonati per individuare coloro che li lasciano agli angoli di strade di campagna. A coordinare l’operazione per risalire ai proprietari dei cumuli di immondizia abbandonata la settimana scorsa in strada Restauduzzo è il consigliere Stefano Napoletano. «Ci è stata segnalata dalla popolazione che in strada Restauduzzo, al confine con Cambiano, era stata riversata una notevole quantità di rifiuti, la cui entità è paragonabile al contenuto di circa tre ribaltabili di media grandezza – esordisce Napoletano – In accordo con il consigliere Scaglia si è deciso di delimitare l’area e non farla oggetto dell’iniziativa di raccolta da parte dei volontari di sabato. Come amministrazione abbiamo deciso di intervenire e ho proposto al Sindaco di promuovere una ispezione straordinaria dei luoghi per verificare l’accaduto. Nella giornata di oggi io, in qualità di consigliere con delega ai rifiuti, l’assessore alla sicurezza Miletto, la Polizia Municipale, un ispettore del Covar e un addetto della ditta De Vizia abbiamo analizzato il contenuto dei sacchi abbandonati con l’obiettivo specifico di trovare della documentazione o altri elementi che ci potessero condurre a chi ha commesso il reato di abbandono di rifiuti sul territorio comunale e perseguirlo secondo le modalità di legge. Anzitutto abbiamo preso nota del numero di telaio di quello che rimaneva di una carcassa di un motorino e poi di un blocco che costituiva il cruscotto di una vecchia auto. I proprietari verranno rintracciati mediante successive verifiche. Aprendo uno ad uno i sacchi ritrovati, abbiamo rinvenuto diversa documentazione che ora è nelle mani della Polizia Municipale quali ricevute fiscali e documentazione varia. Circa la metà del cumulo di rifiuti è rappresentato da materiale per l’edilizia. Quello che ci è saltato subito agli occhi è stato il fatto che tutte le ricevute e le documentazioni ritrovate facessero riferimento ad esercizi commerciali dei comuni di Chieri e Poirino; tale circostanza ci fa presumere che chi ha abbandonato i rifiuti non siano trofarellesi bensì cittadini dei comuni limitrofi.
Ad ogni buon conto, al termine dell’ispezione la Polizia Municipale ha iniziato a contattare le persone i cui dati sono stati ritrovati tra la documentazione raccolta all’interno dei sacchi abbandonati per convocarli nei prossimi giorni presso il comando e a cui si chiederà di giustificare come questa documentazione sia finita in mezzo ai campi alla periferia di Trofarello. Rimane il fatto che i trofarellesi pagheranno per lo smaltimento di rifiuti prodotti da altri Comuni e questo non ci sta bene. Lavorerò consultandomi con Miletto e Scaglia per mettere in campo soluzioni al problema degli abbandoni sul territorio – conclude Napoletano – I cittadini devono sapere che l’attenzione dell’amministrazione sul fenomeno rimane alta».