CENTRO – Comunicato stampa congiunto di Lega – SALVINI Premier, Forza Italia, Movimento Nazionale per la Sovranità e Fratelli D’Italia sulle reazioni al Decreto sicurezza. «In relazione alle dichiarazioni sconcertanti di alcuni Sindaci del Consorzio Socio Assistenziale sulla gestione dei probabili futuri clandestini sul nostro territorio, rispondiamo con tutta franchezza che è del tutto fuori luogo etichettare chi si oppone al business della finta accoglienza buonista come un cattivo cristiano – recita il comunicato – Rispondiamo che è del tutto errato, oltre che profondamente anti etico vedere la finta accoglienza come una sorta di mangiatoia per alimentare il proprio bacino elettorale, rispondiamo che il Decreto Sicurezza, da loro così osteggiato ideologicamente, eviterà inutili sprechi di denaro, soldi che potrebbero essere riutilizzati per i nostri connazionali sui nostri territori e garantirà ai richiedenti asilo “VERI” ( pur non consentendo loro l’ iscrizione all’anagrafe fino al riconoscimento dello status di rifugiato, per motivi di praticità e di snellimento della burocrazia locale) ad assicurare gli stessi servizi di accoglienza e di assistenza, le cure mediche e i servizi scolastici per i minori.
La mangiatoia non è ancora finita (le cooperative guadagneranno 3.067.168 euro) ma sta per finire, se ne facciano una ragione.
Come Lega, Forza Italia, MNS e Fratelli d’ Italia, ci batteremo, affinché uno dei primi atti della nuova amministrazione di Chieri e in tutti i comuni del chierese dove andremo a governare in primavera (Pecetto, Poirino età etc…) sia quella di attivare la procedura per lo stralcio della convenzione, tanto difesa dai sindaci di sinistra del Consorzio Socio Assistenziale del Chierese, che troviamo inutile e assolutamente discriminatorio nei confronti degli Italiani. Inoltre verrà applicato senza se e senza ma il decreto Immigrazione e Sicurezza approvato dal governo per restituire sicurezza ai cittadini ed intervenendo nei confronti di situazioni illegalità sui territori a partite dai venditori abusivi o dagli accattoni molesti molto spesso ancora in attesa di esame della loro richiesta di asilo e nel frattempo mantenuti dagli Italiani attraverso le cooperative».