CENTRO – C’è tutta la disperazione dell’uomo che non riesce ad andare in pensione nel racconto di Umberto Romano che nei mesi scorsi ha tentato di aderire all’Ape volontaria. «Un’esperienza assurda, un peregrinare da un Caf all’altro, da un Patronato all’altro, senza concludere nulla – esordisce Romano – Tutto perché non ho un telefono con l’ultimo sistema operativo e non riesco a collegarmi al sito che gestisce l’Ape volontaria. Sono andato due volte al Patronato di Giaveno perché qui a Trofarello nessuno di questi enti è in grado di svolgere questa operazione. E nonostante tutto non riesco a combinare nulla. Mi ha aiutato anche un gentile impiegato della posta di Trofarello. Ma di fronte alla necessità di collegarmi con il mio telefono al sito del Ministero mi arresto. Mi chiedo se questa storia dell’Ape volontaria non sia tutta una bufala. Possibile che chi ha inventato questo sistema di registrazione non abbia pensato che tra i possibili fruitori di questo prepensionamento volontario ci sarebbe potuta essere gente che, come me, non ha molta dimistichezza con la tecnologia?»