CENTRO – Una trentina di volontari e decine di sacchi di immondizia. è questo il bilancio di Puliamo il mondo 2018, ma l’iniziativa sarà anche occasione per aprire una guerra senza quartiere contro i furbetti dell’abbandono seriale ai margini delle strade di campagna di rumenta e rifiuti. Come un colonnello dei Ris il consigliere Stefano Napoletano ha esaminato una parte di rifiuti riuscendo ad arrivare al produttore. «Sì. La manifestazione “Puliamo il mondo”, a cui ho partecipato insieme a molti altri volontari, ha dato molti frutti. Sicuramente tra questi ci sono il messaggio ambientale che l’iniziativa vuole veicolare, nonché l’effettiva pulizia di diverse zone del paese, la cui prova sta nella moltitudine di sacchi riempiti dai volontari che non smetterò mai di ringraziare come amministratore e come cittadino sensibile alle tematiche ambientali – spiega Napoletano – Ma c’è di più. E’ noto come Via IV Novembre, zona al di sotto del Cimitero, sia diventata nel tempo una sorta di discarica per quei delinquenti che costantemente sversano i propri rifiuti; da ultimo vi è presente un notevole quantitativo di calcinacci. Nel pulire quell’area, armato di ramazza e buona volontà, insieme ad un gruppo di altri 4 simpaticissimi volontari e del piccolo Alessandro, mi sono imbattuto in un mucchio di rifiuti vari sapientemente coperti da delle foglie. Scostando tali foglie ho visto dei documenti che ho raccolto e portato a casa nell’intento di scovarne il proprietario. Tali documenti sono inequivocabilmente documenti afferenti ad una attività produttiva, vi è il nome e il cognome del soggetto che li ha redatti nonché della sua società e dei suoi clienti. Una volta asciugati con il phone da capelli, ho provveduto a portarli l’indomani in Comune, all’attenzione del Segretario Comunale e del Comandante dei Vigili Urbani con l’espressa richiesta di perseguire il soggetto in questione per aver sversato i propri rifiuti in un area pubblica». Le vostre intenzioni? «Tolleranza zero. L’intento dell’amministrazione sarà quello di scovare ogni informazione possibile su ogni rifiuto abbandonato sul territorio che possa condurre a punire chi commette tali gesti nell’intento di scoraggiare ogni futuro gesto di emulazione. Scontrini, bolle di accompagnamento, bollette, etc, etc. Probabilmente ci scontreremo con qualche normativa sulla Privicy che ci renderà più arduo il raggiungere l’obiettivo – conclude Napolitano chiedendosi – Ma che mondo vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi?»