CENTRO – Piovono medaglie in casa Quarà. La settimana scorsa l’atleta trofarellese Giulia Quarà ha portato a casa ben tre medaglie in diverse specialità.
Sedici anni, iscritta al terzo anno del Liceo Linguistico Majorana di Moncalieri, fa nuoto dall’età di sei anni. Con tutte le ore di allenamento e le gare che deve affrontare tutti i i giorni sono ben pochi gli hobby che si può concedere. Uno per tutti la lettura. Vive a due passi dalla stazione ferroviaria con mamma Sabrina Pastore, papà Alessandro e la sorella Elisa. Segno zodiacale capricorno. Materie scolastiche preferite quelle linguistiche. «Nuoto da 9 anni ma sono in acqua dall’età di 3 mesi» commenta Giulia. «Diciamo che il suo battesimo dell’acqua è stato del tutto casuale – spiega la mamma di Giulia, Sabrina Pastore – è sempre stata una bambina nervosa, ma quando la mettevo in acqua si tranquillizzava praticamente subito. Già appena nata aveva una acquaticità particolare. Così prima abbiamo frequentato una piscina a Moncalieri e successivamente i corsi di nuoto a Trofarello, dove si è trovata molto bene. Infine ha fatto una gara dove è stata notata. Un allenatore le ha chiesto di fare agonismo».
«Da questa gara è iniziata la mia storia. Prima alla Sisport Fiat, per circa quattro anni. Poi mi sono trasferita alla società Acquatica di Torino – racconta Giulia – Attualmente sono atleta della Rarinantes Torino. Ho avuto una sorta di picco nella categoria “Esordienti” circa 6 anni fa. Poi ho avuto sempre prestazioni sportive nella media. Da quest’anno ho iniziato a vincere nuovamente parecchio. Al Trofeo Nico Sapio del 1 novembre sono andata in finale nella categoria Iuniores 100 metri dorso e 200 metri misto, insieme alla Pellegrini che gareggiava nella categoria “assoluti”». Qual è la tua specialità? «Io faccio principalmente 50, 100 e 200 metri dorso e 200 metri stile e 200 misto». Nel nuoto l’attività agonistica ruota tutta attorno al cronometro e Giulia nella specialità misto ha fatto registrare quasi i tempi degli assoluti, vale a dire di atleti più grandi e più formati fisicamente di lei. Un vero siluro in piscina. L’ultima gara le ha permesso di portare a casa l’oro nel 100 dorso e 200 misto e argento nei 200 metri stile libero, piazzandosi tra le prime 10 atlete a livello nazionale. L’anno scorso era tra le priime 20 atlete italiane e quindi c’è stato un netto miglioramento. A Chambéry, nei primi giorni di febbraio ha portato nuovamente a casa due medaglie d’oro ed un argento con i tempi migliori tra tutte le donne partecipanti. Risultati che le hanno permesso di ottenere la qualifica di “atleta di interesse nazionale” ed un particolare trattamento scolastico con la possibilità di riuscire a conciliare in modo migliore la scuola ed i pesanti allenamenti, 20 ore alla settimana in vasca e due giorni di palestra. I suoi ritmi la fanno passare dal nuoto in vasca ai banchi di scuola e di nuovo in vasca nell’arco di poche ore. La scuola è la prima cosa e l’impegno deve essere costante. Essere entrati nel gruppo di ateleti scolastici le permette di affrontare studi ed allenamenti in modo più sereno. Ma quali sono le tue speranze? «La possibilità di qualificarsi a tornei, convocazioni ed altre occasioni di partecipazione a gare ed eventi importanti sono sempre una magia. Viaggia sempre tutto sul filo dei centesimi. Comunque rientrando tra i primi 24 atleti in tutta Italia sono considerata atleta “ad interesse nazionale”». Il sogno nel cassetto? «Certamente partecipare alle Olimpiadi».