Stefano Francescon prende carta e penna e denuncia la mancata comemorazione della Giornata della Memoria in città. «Mi sono accorto che quest’anno in occasione della Giornata della Memoria la nostra amministrazione non ha organizzato alcun momento di commemorazione a ricordo della Shoah. Quest’anno in particolare ricorrono le celebrazioni degli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali che portarono a quello che sarà uno dei momenti più bui della nostra storia, quando persero la vita 6 milioni di persone, “razze considerate diverse e non degne” – esordisce Francescon – Oggi al Quirinale c’è stata una commemorazione pubblica, per la prima volta con Liliana Segre, unica donna sopravvissuta a quei luoghi, da poco nominata Senatrice a vita dal Capo dello Stato. Mi hanno colpito le sue parole, la sua voglia di raccontare cosa è stato quell’inferno da cui tanti non uscirono. Tuttavia Sindaco Visca e assessora Bertelle, lavorare sulla memoria verso i più giovani, con semplici eventi, ci permette di costruire una società diversa e torno a dire che il nostro paese sarebbe diverso. A Torino, come in tanti altri luoghi, si stanno posando le “pietre d’inciampo”, un piccolo segno posato per terra che serve a non dimenticare, perché sopra ognuna di esse c’è il nome di uno dei deportati. Posso suggerire altresì di chiedere la collaborazione, nella costruzione di questi eventi, al Museo diffuso della Resistenza, al Consiglio Regionale del Piemonte, da sempre in prima linea su questi temi, al Professor Gianni Oliva – continua Francescon – Posso solo dire che dopo 3 anni che ho visto con i miei occhi quei luoghi tremendi, organizzare e aderire ai viaggi della Memoria non può che essere una cosa buona. So che qualcuno di Trofarello è andato e altri sono venuti con me a fare questa esperienza, tuttavia l’impegno su questi temi deve essere continuo e non solo il 27 Gennaio come il 25 aprile, ma ogni giorno. Ritengo quindi che il Comune abbia il dovere di fare di più anche se, come mi ha ricordato il sindaco, le incombenze sono molte e forse a me sconosciute, ma ribadisco l’appello a fare di più anche a costo zero. So che la sezione ANPI di Trofarello è molto attiva; a loro va il mio grazie per quanto fanno in questi momenti, tuttavia il monito che è arrivato oggi è quello che la Memoria non può essere qualcosa su cui si lavora a intermittenza. Sono certo che Visca e l’amministrazione vorranno accogliere questo appello e sicuramente venerdì, alla presentazione del Forum dei giovani, aprire con un momento di riflessione su questo tema non potrà che essere cosa buona, vista spero la presenza di tanti giovani di età diversa».