Centro – La parrochia entra in gioco nella guerra alla ludopatia, contro slot machine, bingo ed altre diavolerie. «Abbiamo voluto coinvolgere le diverse associazioni ed anche l’amministrazione per parlare di un gravissimo problema quale è la ludopatia. Tutto è nato aprendo gli occhi su questa realtà del gioco d’azzardo che normalmente è visto come qualcosa di innoquo – spiega il parroco don Sergio Fedrigo – Ma che in realtà si sta rivelando una piaga sociale tremenda. Ormai è risaputo che il gioco dà dipendenza, chi gioca non riesce a smettere e molti centri per combattere le dipendenze si stanno occupando di questo problema. Questo produce delle conseguenze gravissime a livello dell’economia familiare. Ci sono tante persone che arrivano a spendere l’intero stipendio di un mese, con le conseguenze che ricadono interamente sulla famiglia. La seconda considerazione è che è lo Stato stesso che si comporta in modo ingannevole. Ti dice che il fumo uccide, il gioco può dare dipendenza ma comunque poi te lo vende. Anche la CEE finanziava il gioco d’azzardo. Abbiamo visto che anche nelle nostre realtà ci sono punti di gioco che non rispettano le leggi dello Stato che prevedono una certa distanza. Così ci siamo incontrati per sensibilizzare le perso e metterli in guardia. è stato un incontro molto proficuo. Quando ci ritroveremo vorremmo conoscere altre realtà che lottano su questo fronte – aggiunge don Sergio – La parrocchia ha lo scopo di fare questo: io mi sono dato disponibile anche ad affiggere dei cartelloni fuori dalla chiesa per pubblicizzare la pericolosità del gioco ma attendo che si studi qualcosa con le altre associazioni. Il prossimo appuntamento è per il 17 ottobre. Sappiamo di essere come don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento. L’unica cosa che possiamo fare è operare nelle coscienze, mettendoci la faccia».