Presentato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche

CENTRO – Martedì 3 dicembre l’Arch. Ing. Bottani, esperto incaricato della redazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), ha illustrato alla Commissione Lavori Pubblici i risultati del lavoro di mappatura condotto nei mesi scorsi e sollecitato più volte anche dalle opposizioni. L’analisi ha riguardato gli edifici di proprietà comunale, inclusi quelli concessi in gestione alle associazioni, e i principali spazi verdi attrezzati della città.
Un’analisi dettagliata per una città accessibile
«La presentazione ha evidenziato punti di forza e criticità degli spazi comunali rispetto alla loro fruibilità da parte di persone con disabilità, proponendo interventi concreti e stimandone i costi – ha spiegato Barbara Villa, Presidente del Consiglio Comunale, recentemente delegata alla disabilità – La commissione ha apprezzato il lavoro svolto e il clima collaborativo ha permesso anche ai consiglieri di minoranza di rivolgere domande direttamente all’esperto, arricchendo il confronto». Il PEBA, definito dallo stesso Bottani come un documento “agile”, rappresenta un punto di partenza per affrontare in modo strutturato le questioni di accessibilità sul territorio comunale. L’obiettivo è aggiornare il piano periodicamente, integrandolo nei progetti già in fase di sviluppo, come la riqualificazione della Galleria Europa e il Centro Polivalente Marzanati.
Un impegno concreto nel bilancio 2025
«L’Amministrazione Comunale ha dimostrato serietà e attenzione al tema inserendo uno stanziamento di 20.000 euro nel bilancio preventivo 2025 per avviare gli interventi più urgenti. Adottare il PEBA non è solo un atto formale, ma un segnale tangibile del nostro impegno per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità» ha sottolineato Villa.
«Tra i pochissimi Comuni ad aver adottato un PEBA, Trofarello si distingue per la sua volontà di mettere “La persona al centro”, trasformando uno slogan in un progetto concreto – conclude Villa – La speranza è che questa iniziativa non solo migliori l’accessibilità del territorio, ma diventi un modello da seguire per altre realtà amministrative».