NOI Trofarello: critiche sulla gestione della rete ferroviaria e sulle fermate per il mare

CENTRO – In occasione del 150° anniversario della linea ferroviaria Chieri-Trofarello, il consigliere comunale Marco Cavaletto, a nome del gruppo NOI Trofarello, ha espresso soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto. La tratta, inizialmente progettata per collegare le manifatture militari del chierese con Torino, oggi rappresenta un fondamentale collegamento per i pendolari tra il Chierese, Torino e persino Rivarolo.
“Grazie al cambio a Trofarello, da Chieri si può raggiungere in meno di un’ora anche l’aeroporto Sandro Pertini a Caselle”, ha dichiarato Cavaletto, sottolineando il valore strategico di questa linea per i collegamenti regionali. Tuttavia, non ha potuto fare a meno di ricordare le difficoltà e le sfide che la ferrovia ha affrontato negli anni. Negli anni ‘80, infatti, la linea era stata considerata un “ramo secco” dalle Ferrovie dello Stato, rischiando la chiusura a causa della mancanza di consapevolezza ambientale e di una visione orientata unicamente ai costi operativi.
“Se la linea è ancora in funzione oggi, lo dobbiamo a figure come Gardini, sindaco di Trofarello, e Berruto, sindaco di Chieri, che si opposero alla chiusura del tratto con determinazione”, ha aggiunto Cavaletto, ricordando le difficili battaglie combattute contro l’indifferenza delle istituzioni dell’epoca e la volontà delle Ferrovie dello Stato di chiudere la tratta per motivi economici.
Oggi, però, Cavaletto ha voluto porre l’attenzione su un altro aspetto: la gestione delle fermate, ritenuta poco attenta alle esigenze degli utenti. “È inspiegabile che, nonostante i 10.500 abitanti di Trofarello e il suo bacino di utenza esteso anche a comuni limitrofi come Pino, Pecetto, Cambiano e Santena, i treni per Savona e Genova non effettuino più fermate qui”, ha commentato il consigliere. Secondo Cavaletto, questa decisione costringe i residenti di Chieri, un comune di 35.000 abitanti, a cambiare treno a Torino Lingotto, allungando inutilmente i tempi di percorrenza e causando disagi ai pendolari. “Un viaggiatore che voglia andare al mare deve sottoporsi a un cambio inutile, spostandosi di 20 chilometri sullo stesso tratto di ferrovia. E questo senza alcun beneficio in termini di velocità”, ha sottolineato.
Il consigliere ha poi illustrato il caso di un ipotetico viaggio da Chieri a Sanremo: “Il treno locale parte da Chieri alle 7:50 e, dopo aver effettuato la fermata a Trofarello, prosegue verso Torino. Qui, il viaggiatore deve aspettare 24 minuti per il prossimo treno. È assurdo che un comune con un Movicentro capace di ospitare fino a 1000 auto e con un bacino di utenza significativo non venga considerato per una fermata.” Cavaletto ha concluso il suo intervento con un appello agli amministratori locali affinché si facciano portavoce delle reali necessità dei cittadini presso le autorità competenti. “Non chiediamo di eliminare fermate per velocizzare il viaggio, ma solo di ripristinare quella di Trofarello. Speriamo che questo mistero venga presto risolto, perché non ha senso che un collegamento così strategico venga gestito con tale miopia.”
L’anniversario della linea Chieri-Trofarello è un momento per celebrare la storia e l’importanza di questa infrastruttura, ma anche un’occasione per riflettere su come migliorarne l’efficienza e l’accessibilità per tutti i cittadini.