CENTRO – Sabato pomeriggio, 22 giugno, ha avuto luogo, nella sala della Biblioteca Civica don Milani della Falchera, la seconda edizione del “Palio dei Poeti”, competizione poetica che coinvolge le 8 circoscrizioni della Città di Torino.
L’evento è stato realizzato dall’Associazione “Club dei Cento”, voluto e organizzato dal Cavalier Giorgio Milanese, conduttore con Giorgia Catalano, e da Giuseppe Mastarone, nelle vesti del Podestà. Madrina dell’evento è stata l’attrice teatrale Margherita Fumero.
Come in quello tradizionale, le “contrade”, rappresentate da due poeti (fantino e cavallo), si devono aggiudicare il palio, che terranno poi per un anno, a colpi di versi poetici. Il tutto sotto gli occhi inflessibili di una giuria composta da 10 valenti scrittori e poeti riconosciuti nel territorio extra cittadino.
«L’anno scorso vi avevo partecipato come giurato. Quest’anno, come previsto dal regolamento, sono stato chiamato a sostituire il “cavallo” della circoscrizione 7, in coppia con il “fantino”Angela Donna.
Diciamo che avevo già messo in conto di sedermi dall’altra parte del tavolo e alzare la mia paletta al momento opportuno, da perfetto giurato incorruttibile, ma, la voglia che ancora mi spinge a mettermi in gioco, mi ha fatto accettare.
E tutte le volte è come la prima volta – esordisce Giovetti – La scelta dei testi da declamare, con responsabilità doppia, in quanto rappresenti una circoscrizione e non te stesso. E poi lì, quando tutto davanti a te è silenzio e tu hai la salivazione azzerata, anche se, ormai, l’esperienza un po’ ti aiuta.
Il giorno prima, mentre pensavo ai “cavalli di battaglia” da portare, al telegiornale davano la notizia della morte del bracciante indiano a Latina… e di getto mi è venuto “Era Satnam Sing”. Ho rischiato e l’ho portato come primo pezzo. Andata alla grande! Come sempre non è tanto la votazione, ma è l’applauso finale, gli sguardi e l’emozione che ti rimane addosso quello che paga – continua nel suo racconto il poeta trofarellese – Come ultima poesia sono andato sul sicuro con il mio “Mare”, reduce di tante battaglie poetiche.
Andare a memoria, per me, però, è sempre un rischio e, alla fine, nessuno se ne è accorto, ma un verso me lo sono mangiato. Di perfetto non riesco mai a fare niente… a Bruxelles avevo persino sbagliato la poesia che dovevo declamare.
Ma il bello è proprio quello e finché c’è sta cosa che ti fa sentire umano, vale la pena di continuare.
Riguardo alla gara, la mia compagna di poesia, Angela Donna, ha messo a segno, anche lei, un buon punteggio, che, sommato al mio, ha permesso di aggiudicare il palio alla Circoscrizione 7 che rappresentavamo.
Palio, coppa, quadro d’autore, medaglia e, soprattutto, foto con la madrina dell’evento, l’attrice Margherita Fumero. Quasi quasi volevo farle l’imitazione dell’indimenticabile Beruschi.
Una parola per tutti i poeti che hanno partecipato.
Per lo più ci conosciamo tutti, altri si aggiungono ogni volta ed è sempre una grande sorpresa.
Tutti “gareggiano” per regalare agli altri e a se stessi, emozioni che, per regolamento, vanno votate.
A volte prevale uno, un’altra volta un altro, a secondo del momento, della sensibilità di ognuno, al di là della bravura di chi declama – conclude Giovetti – Vince sempre la poesia.
Peccato solo non poter partecipare rappresentando il mio paesello, dove sta nascendo un humus poetico non indifferente. Perché no? Un bel “Palio dei Poeti” esteso ai paesi limitrofi».