CENTRO – Il gruppo Anpi trofarellese si prepara alla giornata della liberazione nazionale: «Come ogni 25 aprile ci ritroveremo tutti a ricordare i partigiani trofarellesi che per la Liberazione dell’Italia hanno combattuto con grande generosità. A Valle Sauglio alla lapide davanti alla Chiesa di San Rocco, e poi al Cimitero del Capoluogo, ed infine in piazza Primo Maggio.
Qui, con l’accompagnamento della Banda Santa Cecilia, con l’intervento del Sindaco, degli studenti dell’Istituto Comprensivo e di William Bonapace dell’Istituto Storico Piemontese della Resistenza, celebreremo i valori fondanti della nostra Repubblica che sono scolpiti nella nostra Costituzione.
La data del 25 aprile è simbolo dell’Italia libera e liberata, dopo venti mesi di Resistenza e uno straordinario tributo di sangue e di dolore.
Fine dell’occupazione tedesca. Fine del fascismo. Fine del conflitto. Si abbatteva lo Stato fascista, ma anche il vecchio Stato liberale, e si avviava la costruzione di un nuovo Stato, repubblicano e democratico, e di una nuova società. Oggi molte di quelle conquiste sono in pericolo perché ci sono milioni di poveri, dilaga il lavoro precario, così come sempre più precari sono il diritto alla sanità e alla scuola pubblica, con l’intera Europa che rischia la recessione economica. C’è una grande solitudine sociale, il futuro viene visto come una minaccia. Oggi molte di quelle conquiste sono in pericolo perché c’è la guerra e unanuova corsa agli armamenti. Ha ragione il Presidente Mattarella quando ci ricorda con forza che il compito del nostro Paese è invece quello di “costruire ponti di dialogo, di collaborazione con le altre nazioni, nel rispetto di ciascun popolo”.
Costruiamo perciò insieme questo 25 aprile, costruiamolo come un appuntamento straordinario a cui non si può mancare, sventolando le bandiere più belle del nostro Paese, la bandiera della Costituzione antifascista, la bandiera dell’Italia fondata sul lavoro e che ripudia la guerra, la bandiera di coloro dal cui sacrificio sorsero i semi di una nuova Italia. Liberiamoci dalla guerra, dai fascismi, dalla disumanità».