Un momento di raccoglimento in onore delle vittime civili in Terra Santa, in silenzio, con una candela. Fianco a fianco con ebrei e palestinesi insieme al mondo cattolico, alla società civile, alla politica, ai sindacati, all’associazionismo. L’appello dell’associazione Cuoche e sarte ribelli che ha aderito all’iniziativa della Rete Italiana Pace e Disarmo.
«L’associazione Cuoche e Sarte Ribelli, nel nostro quotidiano, è sempre in contatto con il dolore, la dolente sofferenza di chi cerca, migrando, una vita possibile – esordiscono le volontarie trofarellesi – Oggi, di fronte al dolore comune di israeliani e palestinesi, vorremmo che questo dolore fosse fortemente un dolore collettivo, condiviso, esplicitamente un dolore di tutti noi, insieme.
Vorremmo lanciare forte un grido, come donne, come mamme e nonne, come persone vive, un grido di dolore per fermare questo odio, per dire che la pace è l’unica possibilità, per unirci alle sorelle e ai fratelli israeliani e palestinesi che soffrono e lottano per la pace e la giustizia.
Per questo aderiamo all’appello e al coordinamento che la Rete Italiana Pace e Disarmo ha lanciato Israele – Palestina: Fermiamo la violenza, riprendiamo per mano la pace. Questa sera, venerdì 27 ottobre, alle ore 18, ci troveremo in Piazzale Europa a testimoniare il nostro dolore.
In silenzio.
Una candela accesa in mano.
Ci vogliamo rifare al pesiero di Margherita Hack: “Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra”.