Raccolta firme per 6 proposte di legge

CENTRO – Raccolta firme per sei differenti proposte di legge: l’iniziativa è dei Radicali Italiani. Occorre raccogliere 50mila firme in sei mesi. «A Trofarello, raccoglieremo le firme sabato 30 settembre nei pressi della chiesetta San Giuseppe per aiutare la campagna di raccolta a livello nazionale (a Torino i banchetti sono presenti in via Garibaldi già da luglio ogni sabato) e speriamo che qualcuno di voi voglia venire a firmare e magari darci anche una mano – spiega Marco Cavaletto per +Europa che aderisce alla campagna – In quella occasione saranno presenti Igor Boni (presidente di Radicali Italiani) e Chiara Squarcione, della Associazione Adelaide Aglietta. Le proposte di Legge riguardano l’uso e la tutela del suolo, una diminuzione della burocrazia ed una maggiore chiarezza tra Stato e Regioni per la produzione di energia pulita. La terza proposta riguarda la Povertà, ovvero come consentire ai meno abbienti un reddito minimo di inserimento!
Un quarto della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione sociale a causa di diritti approssimativi, salari bassi e contratti a termine.
La quarta proposta è relativa ai Debiti dello stato. Ad oggi il debito commerciale dello Stato nei confronti delle imprese supera i 60 miliardi di euro. Questo genera un grande problema di liquidità a tutto il sistema produttivo.
Con questa riforma si intravede una possibile via di uscita.
La quinta proposta può ingenerare equivoci ma noi raccomandiamo una attenta riflessione. Diritti al lavoro sessuale!
La legge attuale sul sex work ha ottenuto un unico risultato: prendere di mira le lavoratrici e i lavoratori del sesso e rendere le loro condizioni di vita meno sicure. Noi chiediamo una piena decriminalizzazione del sex work. Rimuovendo tutti i divieti, le sanzioni e gli ostacoli normativi che si abbattono su un’intera categoria di persone e riconoscendo il lavoro sessuale come autonoma e legittima professione. La sesta proposta vuole garantire un vero accesso al diritto all’aborto ma lo consente in determinati e specifici casi
– conclude Cavaletto – Noi chiediamo un autonomo diritto di scelta e autodeterminazione, per far sì che la libertà riproduttiva non incontri più ostacoli morali e amministrativi e possa essere liberamente accessibile per chiunque decida di interrompere una gravidanza».
Per chi vuole firmare tutte o solo alcune di queste proposte l’appuntamento è per sabato 30 settembre dalle ore 9,30 alle 12.

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