Ha una sigla che riconduce a Trofarello il rinnovo del contratto dei lavoratori delle autostrade. Firmato dalla trofarellese Giorgia D’Errico, segretaria nazionale Filt Cgil

ROMA – Ha un suggello tutto trofarellese l’accordo firmato ieri 18 luglio per il rinnovo del contratto dei lavoratori delle autostrade con un aumento medio di 250 euro. A firmare l’accordo in nome della Filt Cgil è la segretaria nazionale Giorgia D’Errico, trofarellese che da due anni ricopre questo delicato e strategico ruolo. Filt Cgil , Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità hanno sottolineato in una nota come “il rinnovo, sottoscritto unitariamente con le associazioni datoriali Federreti e Acap (Associazione concessionarie autostrade private), interessi circa 13 mila addetti del settore ed abbia decorrenza dal 1 luglio 2022 fino al 30 giugno 2025. Dal punto di vista economico è previsto, nel triennio, un aumento salariale di 250 euro al livello C. Di questi 210 euro sui minimi tabellari ripartiti in 60 euro ad agosto 2023, 50 euro a gennaio 2024, 30 euro ad agosto 2024 e 70 euro gennaio 2025. Sono previsti inoltre 10 euro di incremento dell’IDR 2019 (Importo distinto della retribuzione) al livello C da gennaio 2024, per un importo complessivo di 25 euro, che diventano utili ai fini del calcolo del TFR. Ulteriori 30 euro sono di welfare per 12 mensilità per ogni anno a partire da gennaio 2024, per un importo complessivo annuo di 360 euro. E’ inoltre prevista anche una ‘Una Tantum’ al livello C di 700 euro con la retribuzione di luglio 2023, oltre a 300 euro di welfare, sempre a titolo di Una Tantum”». «Un rinnovo importante non solo dal punto di vista economico, ma anche normativo – commenta la segretaria nazionale di Filt Cgil Giorgia D’Errico in merito al rinnovo del contratto nazionale Autostrade e Trafori sottoscritto ieri – è rilevante, alla luce dell’inflazione, aver incrementato le retribuzioni, ma sono altrettanto significativi i miglioramenti normativi quali l’aumento di due giorni di paternità obbligatoria rispetto ai dieci già previsti per legge o i tre giorni di malattia bimbo, retribuiti al 100%. Questo rinnovo contrattuale – conclude la segretaria nazionale – va valutato, non solo considerando il suo valore economico, ma anche quello sociale che è diventato un pezzo fondamentale della trattativa».

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