CENTRO – Nel consiglio comunale che si è svolto la scorsa settimana, è stata discussa ed approvata a maggioranza una mozione presentata dai consiglieri di Noi Trofarello per la messa in sicurezza dei pedoni che si recano al cimitero Capoluogo.
I consiglieri hanno avanzato la questione della pericolosità del tratto di strada che conduce al cimitero Capoluogo. In particolare, lungo via IV Novembre non è presente un marciapiede sopraelevato ma soltanto una linea bianca che delimita il passaggio pedonale che è di fatto molto rischioso per i cittadini che raggiungono il cimitero a piedi, molti dei quali sono anziani.
«Non solo – aggiungono i consiglieri Cavaletto, Maggio e Sandrone – ma la strada presenta anche una curva cieca che, a nostro avviso, risulta essere molto pericolosa per i pedoni. Per questo abbiamo presentato una specifica mozione per chiedere che venga avviata la progettazione e realizzazione di un percorso sicuro per la messa in sicurezza dei pedoni per raggiungere il suddetto cimitero. A tal proposito, abbiamo proposto di verificare anche la possibilità di utilizzare un altro percorso per raggiungere (esclusivamente a piedi) il cimitero in oggetto. Infatti, dopo un sopralluogo abbiamo pensato che sarebbe possibile realizzare un collegamento tra via XXV Aprile e il retro del cimitero stesso, tramite un tratto sterrato che potrebbe essere trasformato in ciclopedonale calpestabile (es. pista ciclabile Cambiano-Chieri) e collegare altresì al cimitero la zona di Belvedere e la Frazione di Valle Sauglio”.
“Siamo molto soddisfatti – concludono – che questa nostra iniziativa sia stata accolta favorevolmente da tutto il Consiglio (maggioranza ed opposizione insieme) e per questo ci auguriamo che – con le future risorse che arriveranno al Comune – si possa procedere con interventi al più presto. Questa è solo una delle tante mozioni/interrogazioni che portiamo avanti nel nostro lavoro di opposizione costruttiva grazie alle sollecitazioni che ci arrivano da tanti concittadini su temi diversi ma tutti di interesse per la collettività di Trofarello e per il bene pubblico».