Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. «Ciao D’Uva. Come va?». Io bene e tu? E’ da parecchio che non ti fai sentire. «Sono molto triste! Sigh! Mi ero quietata per lasciare ai giovani e volenterosi politici di lavorare serenamente e sigh… sono stata sostituita inesorabilmente da quattro cinghiali da strapazzo. Mi sento profondamente umiliata. E con me tutta la mia famiglia di canidi». Ma cosa mi dici?!? «Proprio così D’Uva». Ma smettila! «Giammai. Nessuno mi aveva trattato con tanta sufficienza. E’ stata organizzata una serata dedicata interamente a questi “suidi” che, si sa, per antonomasia, sono animali poco avvezzi alla compagnia. Insomma qui bisogna correre ai ripari. Basta che non ti faccia vivo per qualche tempo e subito ti dimenticano. Rischio, caro D’Uva, di perder la poltrona. Surclassato da quattro maiali in cerca di popolarità». Hai ragione. Ho sentito che la serata della settimana scorsa, dedicata proprio ai danni dei cinghiali al mondo dell’agricoltura, ha avuto un grande successo. «Proprio così. Ma loro restano dei maiali. Stupidi rispetto a noi nobili volpi. Qui bisogna ristabilire un po’ d’ordine. Devo tornare alla ribalta. Ma non credere sai D’Uva, quello di sopravvalutare alcune specie è una caratteristica di voi umani… anche qui vicino, a Poirino, c’è un animale che fa parlare di se stesso da 66 anni, senza dire mai nulla. Ma come si fa a parlare per 66 anni della “Tinca gobba”, un animale che non emette neanche un verso. Possibile che qui nessuno senta il bisogno di farsi rappresentare da una nobile volpe? D’Uva qui sta andando tutto a rotoli. Rischio di perdere la mia poltrona e finire con l’essere una tinca fuor d’acqua. Occorre che torni prepotentemente a far parlare di me… Chiederò che mi venga affidata una cattedra della costituenda Unitre. Prima che decidano di affidare una poltrona a qualcun altro che ne diano una ad una volpe come me». Ma quanto è saggia e lungimirante la mia volpe!