Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta che individua Cambiano quale area su cui sorgerà l’Ospedale unico dell’Asl To5. Tecnicamente si tratta d’una proposta di delibera al Consiglio sulla rete ospedaliera regionale ed edilizia sanitaria.
Il documento, presentato per la Giunta regionale dall’assessore alla Sanità, sposta l’ubicazione del futuro Ospedale dell’Asl To5 da Moncalieri a Cambiano in seguito agli accertamenti commissionati al Politecnico di Torino, che hanno evidenziato fragilità idrogeologiche e idrauliche del sito di Moncalieri, e alle valutazioni svolte da Ires sui tre siti proposti dall’Assemblea dei sindaci: Moncalieri, Villastellone e Cambiano.
Nel corso del dibattito il Pd ha annunciato il voto contrario “non all’Ospedale, ma alla scelta dell’ubicazione e al troppo tempo trascorso” e la presentazione di dodici emendamenti per “far luce” su alcuni aspetti dell’iter che, dal 2019, hanno portato alla scelta di Cambiano. Ha inoltre rimproverato alla Giunta i ritardi legati alla localizzazione dell’Ospedale, dal momento che lo studio del Politecnico risale al 2020 e quello di Ires al 2021. Ha lamentato, inoltre, la mancanza del Piano sociosanitario regionale e di certezze sui fondi per la progettazione degli ospedali.
Anche gli esponenti di Ev e di M4o-Up hanno espresso disappunto per le tempistiche. Annunciando entrambi il voto di presenza, Ev ha chiesto di pensare al futuro degli Ospedali di Chieri, Moncalieri e Carmagnola, mentre M4o_Up ha sottolineato la necessità di agire per continuare ad assicurare i servizi sul territorio, a cominciare dai problemi legati al personale.
Fdi ha espresso soddisfazione per l’ubicazione di Cambiano evidenziando che la vicenda dell’Ospedale dell’Asl To5 dura da trent’anni e che, grazie alla nuova ubicazione e ai finanziamenti Inail, si evita di costruire su un’area verde facilmente esondabile a favore di una dismessa e senza problemi sismici, che dista dalla prima tre chilometri.
Il M5s ha annunciato il voto di presenza dicendo di condividere la proposta di localizzazione e sottolineando nel contempo la necessità di risolvere alcune criticità legate alla viabilità, come la presenza del passaggio a livello di Trofarello, e di procedere alla riqualificazione dei presidi esistenti.
La Lega, complimentandosi con l’assessore e con la Commissione Sanità per l’opera svolta, ha annunciato il voto favorevole e sottolineato l’importanza che la Sanità rimanga pubblica, come pubblico sarà l’Ospedale che sorgerà a Cambiano. Ripercorrendo a grandi linee la vicenda trentennale sulla possibile ubicazione della struttura, ha definito inaccettabili le strumentalizzazioni delle minoranze e rivendicato sia le scelte fatte sia la necessità di iniziare al più presto l’iter per la sua realizzazione.
Fi ha annunciato il voto convintamente favorevole perché la decisione presa e la politica messa in atto dalla Giunta è frutto dell’ascolto delle necessità e delle priorità espresse dal territorio. Una scelta che, oltre alla sicurezza, intende rispondere alle esigenze dei territori considerati più periferici.
Nella replica l’assessore, esprimendo parere negativo sugli emendamenti del Pd, ha ricordato a chi lamentava tempi lunghi, che la vera emergenza da fronteggiare negli ultimi anni è stata la pandemia, che i fondi per la progettazione della struttura ci sono e che la delibera aprirà la strada all’Asl per acquisire i terreni dal demanio e far partire la gara per la progettazione nei tempi previsti da Inail.
Dopo l’approvazione del documento, l’Assemblea ha votato due ordini del giorno collegati.
Approvato quello di Fdi che impegna la Giunta a realizzare, contestualmente al nuovo Ospedale, la “Circonvallazione al centro abitato di Villastellone” che permetta agli utenti e ai mezzi di trasporto di emergenza sanitaria provenienti dal Carmagnolese e dal Carignanese il transito diretto dalla strada statale 393 alla strada provinciale 122 e quindi alla circonvallazione di Santena, che termina nei pressi del nuovo ospedale.
Respinto quello del Pd per impegnare la Giunta a presentare entro sei mesi un piano dettagliato di rimodulazione e di indirizzo per i tre Ospedali di Moncalieri, Chieri e Carmagnola, che ne chiarisca in modo inequivocabile la destinazione e il ruolo.