Sulla Strada dei colori e dei Sapori. Il comune si candidati nel circuito dei Cammini di don Bosco

CENTRO – L’Amministrazione comunale sta lavorando a confezionare la candidatura di Trofarello all’interno del circuito “Cammini di Don Bosco” e delle “Strade di Colori e Sapori”.
«Nella mattinata di giovedì 19 gennaio ho partecipato, insieme al personale dell’ufficio sociolculturale, ad un duplice incontro presso il Comune di Chieri – esordisce il presidente del Consiglio Barbara Villa – In un primo momento, con l’assessore Elena Comollo e un funzionario della Città Metropolitana di Torino, abbiamo avuto modo di raccontare del patrimonio trofarellese che riguarda Don Bosco, del lavoro che già è stato fatto per evidenziare i luoghi in cui è passato, e in particolare della presenza sul nostro territorio della cascina dove egli predicò, nel 1866, i primi esercizi spirituali per la nascente comunità salesiana. L’obiettivo è quello di inserire il nostro territorio all’ interno dei “Cammini di Don Bosco”, una rete di itinerari molto bene strutturata, che collega Valdocco al santuario di Castelnuovo attraversando 21 comuni.


Il secondo incontro prevedeva l’ assemblea dei comuni aderenti a “Strade di Colori e Sapori” di cui i “Cammini di Don Bosco” è in qualche modo figlio. Abbiamo voluto essere presenti al fine di acquisire informazioni e cogliere lo spirito anche di questo progetto per valutarne l’ingresso.


Tutte queste attività hanno come fine ultimo quello di valorizzare il nostro territorio, aderire a circuiti che possano promuoverlo, facilitare l’accesso a risorse per attivare progetti, fare manutenzione, pubblicizzare eventi. Nondimeno crediamo che il fare rete con i comuni del territorio sia una scelta vincente per sostenersi a vicenda, condividere patrimoni storici, culturali e umani che messi all’interno di progetti condivisi possono avere risonanze molto più ampie e portare così maggiori benefici ai singoli comuni – conclude la Villa – L’Amministrazione vuole cogliere l’opportunità di offrire all’interno forme di “turismo dolce” e attento all’ambiente al nostro territorio e alle nostre peculiarità». 

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