CENTRO – Doppia stella per la pasticceria Scalenghe. Oltre ad essere stata inserita nell’elenco delle aziende di Eccellenza artigiana può vantare l’inserimento nella lista dei Maestri del gusto. «Nel 2004 abbiamo ottenuto la certificazione di Eccellenza Artigiana, rilasciata dalla Camera di Commercio, in collaborazione con la Regione Piemonte, con la prima edizione del premio. Eravamo stati premiati proprio da Marco Cavaletto che aveva curato l’iter e l’istituzione del premio – spiega Giovanni Scalenghe – Nata nel 1954 la Pasticceria Scalenghe è un pezzo storico del tessuto imprenditoriale trofarellese. Avevano iniziato i miei nonni, Giovanni e Lucia. Poi sono subentrati i miei genitori, Angelo e Domenica. Nel 1994, dopo il militare sono subentrato io, anche se i miei genitori vengono ad aiutarmi nei momenti caldi come collaboratori esperti. La categoria in cui abbiamo ottenuto l’Eccellenza artigiana è quella della produzione di caramelle, torrone, cioccolato e pasticceria fresca e secca. E’ sicuramente stato un traguardo molto importante. Quando ottieni questi riconoscimenti entri in alcuni circuiti particolari. Vieni iscritto nelle guide e diventi quasi meta di pellegrinaggio gastronomico. Vieni identificato agli occhi dei turisti che passano dal Piemonte. L’altra credenziale che abbiamo ottenuto già da qualche tempo è quella che ci fregia del titolo di “Maestri del gusto” . Certificazione che ottieni dietro domanda ed una attenta selezione, che va rinnovata dopo due anni. Sono già 12 anni che abbiamo la certificazione di Maestri del gusto e quindi siamo iscritti nella “Sezione storica”. L’anno scorso siamo stati selezionati per inviare un cesto di nostri prodotti a Dubai, tramite il loro ente Commercio in Italia. Siamo stati selezionati perché avevano bisogno di cioccolato e di torrone. Ancora adesso ci chiedono ogni tanto piccole quantità di prodotti per gli Emirati Arabi». Quali sono le vostre specialità? «Siamo la tipica pasticceria piemontese e produciamo pasta secca come la pasta di meliga, brutto e buono, nocciolini piemontesi, bignole alla crema e specializzati nella produzione di torrone morbido e friabile. Due anni fa abbiamo iniziato a fare, in certi periodi dell’anno, anche il torrone alle amarene. Le soddisfazioni più grandi? «Vedere i clienti che tornano da lontano per acquistare un prodotto che hanno assaggiato da qualche parte. Siamo finiti anche nella enciclopedia della nocciola realizzata da due giornalisti piemontesi». E le difficoltà? «Dal Covid in avanti la strada è stata tutta in salita tra restrizioni e bollette alle stelle».