CENTRO – «Due importanti tasselli per la futura Casa di Comunità. Il primo è l’avvenuto deposito del Documento di Indirizzo alla Progettazione, detto anche DIP, da parte del Politecnico di Torino e il secondo è l’assegnazione di un ulteriore finanziamento» esordisce il Sindaco, Stefano Napoletano. «Partiamo dal DIP, che è stato un risultato importante essendo finanziato da un Bando che l’Amministrazione ha portato a casa, ottanta mila euro. Questo è un documento fondamentale per indirizza tutta la attività progettuale, perché andrà a gara. Definisce il piano esigenziale e quello degli obiettivi da raggiungere. Lo stesso è già stato assunto dall’Asl avendocene già data comunicazione formale». Veniamo a Trofarello. «Per quanto riguarda il rischio idrogeologico dalla Carta di Sintesi della Variante si evince che l’area è classificata quale “Classe IIb” che consente l’attività edificatoria. L’obiettivo generale è la progettazione e la realizzazione della Casa della Comunità di superficie indicativa m2 800 nel Comune di Trofarello, di nuova costruzione, individuando un modello funzionale e tecnologico replicabile, con i necessari adeguamenti ai singoli contesti, nelle altre due Case della Comunità, di nuova costruzione, nei comuni di Vinovo e di Castelnuovo Don Bosco.
Il progetto si inserisce in un quadro complessivo di ridisegno delle strutture socio-sanitarie dell’ASLTO5 nell’ambito della “Medicina del territorio”: Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Ospedale Unico.
In relazione alla sua operatività è caratterizzata dalla presenza medica h24 per 7/7gg, presenza infermieristica (l’infermiere di Comunità) h12 – 7/7 gg. Le Aree si divino in “Sanitaria”, dove potranno esserci i Medici di Medicina Generale (MMG), i Medici Specialistici (MS) che svolgono attività su prenotazione, Pediatri di Libera Scelta (PLS). E’ prevista che la presenza di un Medico Neuropsichiatra Infantile, sempre su prenotazione. A questi si aggiungono gli infermieri.
Poi l’ “Area socio-sanitaria” con l’Assistente Sociale e Psicologo. L’Ostetrica con il Ginecologo svolgerà attività consultoriali e visite ambulatoriali.
Nel DIP sono previsti circa 12 ambulatori e unico punto di accesso. Il fabbricato – che dovrà rispettare alti standard di sostenibilità ambientale, sarà di un piano solo. La forma prescelta prenderebbe in considerazioni possibili futuri ampliamenti. Nel DIP sono previste nel dettaglio tutta una seria di informazioni tecniche, impiantistiche, tecnologiche e ed edilizie che accelerano l’attività progettuale, visto che l’ASL procederà a commissionare unicamente il Progetto Preliminare, mettendo poi, in una unica gara, il resto delle progettazioni e l’esecuzione dell’opera. L’edificio, in particolare, si presenta con un’immagine volutamente riconoscibile e comune anche agli altri due presidi di nuova costruzione ottenuta attraverso scelte relative sia alla morfologia, sia all’integrazione di moduli fotovoltaici sulla copertura, sia all’accesso e allo spazio antistante, quali ad esempio arredi, attrezzature, logo, sia alle tecnologie e ai materiali dell’involucro e degli interni. L’edificio si eleva per un solo piano fuori terra favorendo l’accessibilità a tutti i locali e non è dotato di interrato». Parliamo del finanziamento e tempi di realizzazione? «Inizialmente il finanziamento concesso nei fondi del PNRR era di un milione e settecentomila euro circa. E’ stato garantito dal Governo un ulteriore finanziamento di circa 300mila euro per affrontare con più serenità l’aumento dei costi di costruzione e delle materie prime. Nelle settimane passate è stato costituito dal Notaio il diritto di superficie a favore dell’ASL TO5.
Con questi due ulteriori tasselli a breve la gara per la progettazione della nuova Casa di Comunità di Trofarello. Inizio lavori entro il 2023».
Politecnico ed associazioni si incontrano per “Casa della Comunità”
CENTRO – Martedì 13 si è tenuto in Municipio un incontro con le associazioni che si occupano di sociale sul territorio di Trofarello e i tecnici del Politecnico, alla presenza del Sindaco Stefano Napoletano, dell’Assessore al Sociale Emilia Tiso, e dei tecnici comunale Versolatto e Azzini. Lo scopo dell’incontro era far dialogare i professionisti incaricati a consegnare all’ASL un addendum sulle potenzialità che la Casa di Comunità può portare grazie alle sinergie con il terzo settore. Presenti i rappresentanti delle seguenti associazioni: Auser Avis Caritas Croce Rossa Quadrifoglio.
«L’incontro era reso necessario, e calendarizzato all’interno di un fitto progettp di condivisione, poiché la Casa della Comunità rappresenta un presidio socio-sanitario in buona misura inedito: è necessario pensarlo in maniera nuova e innovativa. La messa a terra di questo nuovo approccio organizzativo richiede nuovi modi di organizzare lo spazio sia a scala di edificio che urbana, superando i modelli ispirati al poliambulatorio e all’ospedale e facilitando l’integrazione tra le funzioni più strettamente sanitarie e quelle di carattere sociale – commenta Napoletano –
Come previsto dagli atti di indirizzo, con la Casa di Comunità si dovrà procedere alla valorizzazione della partecipazione e il coinvolgimento degli attori locali (ASL, Comuni e loro unioni, professionisti, pazienti e caregiver, associazioni e terzo settore). L’incarico del Politecnico è stato affidato poiché l’Amministrazione ha vinto un bando della Compagnia di San Paolo del valore di ottantamila euro finalizzato alla redazione del DIP, il documento di indirizzo progettuale, da consegnare all’Asl TO5 e alla Regione Piemonte per farne diventare il modello, da replicare in altri comuni, delle nuove Case di Comunità da erigere sul territorio. I professionisti del Politecnico hanno preso nota delle attività che vengono erogate sul territorio e, a seguito dell’incontro, stileranno una relazione. E’ emerso che molteplici attività oggi erogate non potranno che orbitare nella futura Casa della Comunità. I tecnici non si sono potuti sbilanciare sulla possibilità o meno che alcune realtà territoriali possano anche loro trovare spazio all’interno dell’edificio. Tutto verrà affrontato a tempo debito – conclude il sindaco – Di certo c’è una cosa: a Trofarello c’è una rete di servizi socio-assistenziali assolutamente unica nel suo genere».