CENTRO – Dal mese di aprile è cambiata la tariffazione del conferimento della spazzatura domestica, si è passati da una tariffazione fissa (basata sul numero dei componenti del nucleo famigliare e i metri 2 dell’abitazione) ad una tariffazione puntuale che tiene conto del numero di svuotamenti effettivi. L’ex consigliere comunale Leonardo Di Vizio racconta le proprie considerazioni. «Nella brochure di presentazione della TARIP c’è scritto che “dal 1 aprile è iniziata la quantificazione degli svuotamenti che sarà poi proporzionalizzata sull’intero anno” ma nella stessa brochure c’è anche la tabella in cui è scritto “ sulla base degli obbiettivi di produzione dei rifiuti indifferenziati, si stima che i litri anno da garantire a ciascuna famiglia siano i seguenti” ciò significa che è già stato deciso quanti svuotamenti sono calcolati nella tariffa per ogni nucleo, senza la quantificazione effettiva degli svuotamenti proporzionalizzata sull’intero anno.
Questo cambiamento di tariffazione è stato presentato come vantaggioso per i cittadini che con comportamento virtuoso avranno una riduzione della tariffa – spiega Di Vizio – Sono fortemente dubbioso che questo possa avvenire, facendo un calcolo sulla tabella del volume degli svuotamenti (che sono compresi per il mio nucleo famigliare) con sorpresa ho scoperto che ho diritto a 24 svuotamenti all’anno (una riduzione del 50% rispetto agli svuotamenti settimanali attuali) con l’aggravio di 8-10 € per ogni svuotamento superiore, con gli svuotamenti attuali avrei un incremento di 224-280 €.
Come si può dire che ci sarà una riduzione dei costi per i cittadini, quando di fatto si taglia il servizio compreso dalla TARIP del 50%?
Prendendo come riferimento il costo al litro del rifiuto indifferenziato di 0,086 € moltiplicato per i litri assegnati al mio nucleo famigliare 2880, si ha come risultato 247,68 €, allora chiedo perché ho ricevuto dal comune una bolletta come acconto da 310 €?
Perché la tariffazione puntuale si fa sugli svuotamenti calcolati in litri e non kg peso? Il litro è una misura che si adopera abitualmente per i liquidi, mentre la definizione dei rifiuti è rifiuto solido urbano (RSU) e per i solidi abitualmente si adopera l’unità di misura in KG – conclude Di Vizio – Perché i litri non sono proporzionali ai componenti del nucleo? Si parte da 720 litri per un componente e si arriva 3360 litri per nuclei composti da 6 persone, con una riduzione di 1260 litri».