CENTRO – Un’opportunità da cogliere fino in fondo per creare in città un volano per l’economia ed il turismo lento, fatto di luoghi da vedere, assaporare, pedalare e camminare: l’adesione al Distretto del Cibo. «Il Comune di Trofarello ha avanzato ufficialmente la richiesta di adesione al Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese. Ora attendiamo fiduciosi una risposta. Entrarvi sarebbe per noi una notizia ottima, perché andremo a valorizzare le produzioni del nostro territorio, e potremmo dare nuovo slancio alla trasformazione dei cibi con i produttori locali. Un volano eccezionale per numerose aziende agricole e le eccellenze artigiane» commenta il Sindaco Stefano Napoletano.
Il Distretto del Cibo è un coronamento di un lungo percorso avviato con il Patto della Collina del Pianalto e della Pianura del Po, poi successivamente con la pubblicazione dell’Atlante del Cibo tra il 2017 e il 2019, grazie alle attività di studio condotte dall’Università di Torino, Politecnico di Torino e dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che hanno consentito una raccolta e sistematizzazione di informazioni utili alla delineazione di un percorso di valorizzazione delle filiere agroalimentari locali. A questo proposito, la legge regionale n. 1/2019 “Riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale”, ha previsto che la Regione valorizzi le produzioni agricole ed agroalimentari ed il paesaggio rurale del Piemonte attraverso l’individuazione dei Distretti del Cibo.
Oggi fanno parte del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, il primo e unico ad essere costituito in Piemonte, i Comuni di Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carignano, Carmagnola, Castagnole Piemonte, Chieri, Isolabella, Lombriasco, Marentino, Mombello di Torino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Osasio, Pancalieri, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Sciolze, Villastellone.
«L’obiettivo generale del Piano del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese è il sostegno alle imprese agricole e agli attori della filiera agroalimentare locale, valorizzare le numerose produzioni di qualità tipiche locali, la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale attraverso le attività agricole, agroalimentari e l’enogastronomia. E perché no, anche il rilancio dell’Amarena, nostro prodotto tipico.
La candidatura è stata preceduta da incontri con parte delle aziende agricole locali con cui insieme al Sindaco abbiamo illustrato il grande potenziale che c’è nel far parte del Distretto del Cibo, e dalle prime risposte c’è molto entusiasmo. Qualora la nostra candidatura venisse accettata coinvolgeremo tutti gli altri soggetti interessati. L’unione fa la forza, dobbiamo avere la capacità di raccontare al di fuori il nostro territorio e i nostri prodotti» spiega l’Assessore all’Agricoltura Scaglia. «Considerata l’articolazione delle produzioni, le caratteristiche locali del territorio, anche morfologiche, rispetto alle nostre colline, pianure e paesaggi rurali, ci fa ben sperare a che Trofarello possa entrare a pieno titolo nel Distretto del Cibo, all’interno di una rete costruita da lungimiranti amministratori locali che hanno saputo vedere lontano. Ora aspettiamo che il Distretto si esprima, ma sono già arrivate notizie incoraggianti – concludono Napoletano e Scaglia – E’ questo il vero grande investimento su agricoltura e artigianato locale».