CENTRO – Arriva da Trofarello una sentenza che farà giurisprudenza. L’avvocato trofarellese Valerio Savino ha portato a casa la sentenza che ha reintegrato in servizio un proprio assistito, dipendente Asl di Torino, sospeso per non essersi fatto vaccinare. Un risultato eccezionale perché le sentenze diventano giurisprudenza, precedenti giuridici a cui i giudici fanno riferimento per le loro decisioni: di fatto hanno funzione di legge. «Nel caso concreto era stato introdotto un obbligo di vaccinazione per chi lavorava in strutture sanitarie e quindi sicuramente per il personale sanitario vero e proprio. Ma la norma è stata poi estesa a tutti quanti, anche a coloro che, facendo lavori di tipo amminisrativo, non avevano rapporti con altri soggetti. Il giudice di Ivrea ha interpretato il caso, sostenendo che bisogna valutare il caso concreto e se effettivamente vi sia il pericolo che la norma cerca di prevenire. Nel caso particolare, questo signore, impiegato dell’anagrafe zootecnica, dove lavorava con un computer e dove non riceveva mai nessuno, si era rifiutato di effettuare il vaccino contro il Covid 19, seguito da una sospensione che è oggi stata annullata. La portata rivoluzionaria è stata che questa normativa non può essere applicata per tutti ma bisogna valutare, caso per caso, che si sia esposti a possibili contagi». Piena soddisfazione per i giovani avvocati dello Studio Legale civilista e tributario “Savino-Virgallita” che si avvalgono della fattiva collaborazione del dottor Pansera al numero 10 di via Colli. «In casi come questo signore ci sono già state sentenze favorevoli ma in altre regioni, verso il centro-sud. La vaccinazione è stata sempre obbligatoria – conclude Savino – Questa sentenza è arrivata a dire che l’applicazione deve essere valutata caso per caso perché non può essere estesa a soggetti che non hanno il benché minimo contatto con il pubblico».
Giacomo D’Uva