CENTRO – La spada di Damocle sulla città si chiama “Sentenza risarcimento quadri” ed ora anche i gruppi di opposizione entrano nella questione. «I cittadini di Trofarello sono venuti di recente a conoscenza delle vicende giudiziarie relative al danno subito dai quadri depositati presso Geodis Wilson Italia s.p.a. e alla sentenza che impone al Comune il pagamento di una cifra esorbitante che supera i 4 milioni di euro – esordisce Laura Sandrone del gruppo Noi – Si tratta di una richiesta di risarcimento che impatta – come già si è detto in altre occasioni – sul bilancio del comune in maniera estremamente importante e che non va assolutamente sottovalutata per le conseguenze che potrà avere.
Per questo il sindaco ha convocato, la scorsa settimana, una commissione bilancio straordinaria a cui hanno partecipato anche gli avvocati difensori del comune. Erano presenti anche alcuni rappresentanti della lista Noi Trofarello.
È emerso che sebbene – come gli avvocati hanno sostenuto – la sentenza abbia diversi elementi dubbi che saranno sicuramente impugnati e oggetto di ricorso, tuttavia, almeno in questa fase, questo non può esonerare il comune dal pagamento che dovrà avvenire entro tre mesi secondo quanto deciso dal giudice che ha riconosciuto la responsabilità dell’amministrazione dovuta alla mancata manutenzione del sistema fognario in zona di Via Molino della Splua (ove si trova il centro logistico GEODIS).
“Premetto che naturalmente – commenta Laura Sandrone capogruppo Noi – in quanto consiglieri di opposizione, riteniamo doveroso accompagnare e sostenere il nostro comune per il bene dei cittadini e lavoreremo per trovare delle soluzioni che siano meno pesanti per tutta la comunità.
Per questo ci siamo da subito resi disponibili: abbiamo assicurato il Sindaco che, se necessario, lo affiancaremo in incontri con le istituzioni del territorio per acquisire i fondi necessari a sanare questo debito nella maniera più idonea a salvaguardare la città.
Ricordiamo che 4 milioni, per il nostro territorio, significano 400 euro a cittadino; non possiamo quindi dimenticare alcuni aspetti che, dal nostro punto di vista sono estremamente gravi, e ricadono sotto la responsabilità delle amministrazioni degli ultimi anni e anche dell’attuale, che delle precedenti ne è la continuità.
Ci chiediamo: perché a fronte di un rischio di soccombenza sembra non sia stato previsto – a partire perlomeno dal 2017 – un accantonamento di quota che avrebbe potuto coprire il rischio? In proposito non va infatti dimenticato che la norma impone l’obbligo di accantonamento di somme nel fondo rischi contenzioso del bilancio, in presenza di significative probabilità di soccombenza o di sentenza non definitiva e non esecutiva.
Questo avrebbe forse impedito di arrivare oggi ad una situazione in cui la cifra è così consistente. Per questo come consiglieri del gruppo Noi Trofarello abbiamo richiesto un accesso agli atti e una interrogazione urgente per verificare l’esistenza o meno di un accantonamento sul bilancio negli anni passati!
Se non dovesse esserci, riteniamo necessario portare la questione all’attenzione della Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali responsabilità.
Infine noi ci aspettiamo che il sindaco e la Giunta dichiarino pubblicamente quali sono le azioni che intendono intraprendere nell’immediato.
I cittadini hanno il diritto di sapere quali saranno le ripercussioni che si avranno sui servizi che il Comune eroga ed è chiamato a garantire.
Ci domandiamo anche se questa situazione così pesante impedirà a Trofarello di accedere a contributi provenienti dal PNRR o dalla Regione. Saremo sottoposti al pignoramento delle somme o dei beni del comune con eccezione dei cosiddetti beni “impignorabili” come gli edifici delle scuole o del municipio. Per gli enti locali infatti sono impignorabili gli stipendi dei lavoratori e le obbligazioni di pagamento già assunte dal comune oppure le somme destinate a servizi essenziali a favore dei cittadini. Come hanno precisato gli avvocati, sicuramente una cifra così consistente non può non impattare sul bilancio del comune; anzi nelle ipotesi estreme la situazione potrebbe addirittura portare al commissariamento del comune stesso o a tagli su specifiche attività e in ogni caso ad un indebitamento (ad esempio con la Cassa Depositi e Prestiti per recuperare i 4 milioni di euro).
Per questo noi chiediamo con urgenza che la giunta comunichi le sue decisioni e informi il consiglio e i cittadini sugli interventi posti in essere magari convocando un consiglio comunale aperto».