Un ponte per Gaza presenta il libro “Sono nato lì. Sono nato qui“

CENTRO – «Nonostante la pandemia e le restrizioni in questi due anni abbiamo continuato a lavorare dietro le quinte sostenendo a distanza l’ospedale de campo profughi di Shu’fat, alle porte di Gerusalemme e alcuni piccoli progetti nella Striscia di Gaza acquistando dei cortometraggi di vita quotidiana in collaborazione con l’ associazione Invictapalestina – commentano al gruppo “Un ponte per Gaza” di Trofarello – Iniziamo questo nuovo anno presentando, giovedì 20 gennaio alle ore 21, presso la sala Nimbo del Centro Culturale Marzanati a Trofarello, il libro “Sono nato lì. Sono nato qui” del poeta palestinese Murid Al Barghouti. nato nel 1944 a Dayr Gassani, villaggio vicino a Ramallah. A metà anni ’60 si trasferisce al Cairo per gli studi e durante l’ultimo anno di college inizia il suo esilio: la Guerra dei Sei Giorni del 1967 con la successiva occupazione israeliana del West Bank gli impedirà di tornare in Palestina, che rivedrà solo nel 1996. Finita la guerra, per quattro anni insegna all’Università in Kuwait, e parallelamente iniziano a comparire su riviste egiziane e libanesi le sue opere in versi. Nel 1970 sposa la scrittrice e critica egiziana Radwa Ashour, con cui avrà un figlio, Tamim, nel 1977. Le loro vite, però, rimangono a lungo divise tra il Cairo, dove Radwa insegna all’Università e da cui Murid fu esiliato nel 1977, e Budapest, dove Murid fu rappresentante dell’OLP per qualche anno. Dal 1972 pubblica tredici raccolte di poesie e due romanzi. Il libro “Sono nato li. Sono nato qui” è la Seconda autobiografia del poeta palestinese in cui ripercorre gli anni dell’esilio e il ritorno in Palestina, nel 1998, insieme al figlio Tamim. A condurre la serata tra letture e riflessioni, Sami Hallac, rappresentante del Comitato di Solidarietà con il popolo palestinese di Torino e Erica Preti, traduttrice del libro.
L’evento sarà registrato in diretta sulla pagina facebook “La Città di Trofarello” e sarà possibile porre domande agli ospiti. Coloro che desiderassero partecipare in presenza, sono invitati ad inviare un messaggio su WhatsApp al numero 333 26 44919 per rendere possibile l’ingresso contingentato. Un ringraziamento a tutti coloro che vorranno condividere con noi questo momento culturale e di riflessione che ci porterà in un viaggio oltre confine dove, ancora oggi, dopo quasi 74 anni, un popolo, quello palestinese, attende giustizia».

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