CENTRO – Si è spenta all’età di 95 anni Jole Battioli Longo. La signora della politica. Trofarellese d’adozione da una vita, era nata il 5 agosto del 1926 a Torino ed era cresciuta nell’ambiente di Valdocco, Maria Ausiliatrice ed i salesiani in generale. Aveva fatto le scuole in questo ambiente e poi aveva lavorato alla casa editrice Sei dove faceva la contabile e dove ha conosciuto quello che sarebe diventato suo marito. «Mia mamma aveva una fede molto forte – commenta il figlio Renato Longo – Ha sempre frequentato gli ambienti della chiesa dell’azione cattolica e degli oratori. Aveva un pallino fisso quello di fare sempre qualcosa per il prossimo. Ha trascorso tutta la vita pensando agli altri. Io ero ancora studente e ricordo perfettamente come casa nostra fosse sempre frequentata da persone che cercava casa e cercava lavoro. Lei, per quello che poteva, insieme a mio padre Domenico, cercava di aiutare e dare una mano. Ha anche fatto parte di numerosi gruppi dediti allo studio della Bibbia e del Vangelo. Partiva per diversi giorni per fare dei ritiri spirituali. E’ stata tanto attiva anche all’interno della parrocchia del Moriondo, dove c’era il gruppo dei Neocatecumenali, dove aveva tanti amici e tanti contatti». «A Trofarello ha fatto anche la catechista e ha sempre partecipato come volontaria ai pranzi del Col del Mulo – precisa la nuora, Rosella Perlo – Faceva poi anche parte del gruppo degli anziani con cui ha realizzato moltissime attività. Realizzavano lavori a maglia e prodotti con l’uncinetto che poi vendevano per le necessità dell’oratorio. Ha anche fatto parte del Centro Incontri comunale come tesoriera ai tempi della sua fondazione».
Un ricordo da figlio? «Non è mai stata una mamma ossessiva e mi ha sempre lasciato una buona libertà. Mi diceva sempre di regolarmi per essere un bravo cittadino. E’ stata una nonna attiva ed è stata anche bisnonna con l’arrivo di Rebecca ed Arianna, nipoti di mio fratello Claudio».
Un ricordo di mamma felice? «La visita dell’arcivescovo Nosiglia nel 2019 che le ha riempito il cuore quando è venuta a trovarla. Per mamma è stata un evento di grande gioia che si è protratto per circa un’ora». Jole è stata anche una fine politica ed il giudizio è trasversalmente positivo da centro destra a sinistra: «Era molto attenta e “sagace”, perché con calma e con la dovuta eleganza riusciva a introdurre sempre qualche cosa di bello nel lavoro che si svolgeva insieme. Sarà ricordata con grande affetto perché da banchi opposti ha insegnato la cultura della mediazione politica, sempre necessaria».