CENTRO – Scegliere il vaccino non è possibile ma almeno ottenere le adeguate informazioni e rassicurazioni dovrebbe essere normale in questo momento di paura e timore. I microfoni di Città hanno raccolto la testimonianza del trofarellese Vincenzo Cassia.
«Si tratta di un episodio un pò strano che è capitato a mia moglie che doveva fare la terza dose del vaccino. Mia moglie è una persona a rischio, avendo subito tre interventi alle corde vocali per un carcinoma ed è anche un operatrice sanitaria. Ha già fatto i primi due vaccini con Pfizer e voleva fare la terza dose con la stesso vaccino Pfizer – racconta Cassia – Il giorno 11 dicembre è stata chiamata per la terza dose al foro boario di Moncalieri. Ha spiegato, ai sanitari che vaccinavano, il suo problema e che avrebbe avuto piacere di fare la terza dose sempre con Pfizer perché aveva anche paura di fare il vaccino Moderna, dopo avere sentito amici e parenti che si erano sentiti poco bene per 3- 4 giorni con questo vaccino. Alla sua richiesta gli è stato negato il Pfizer con una spiegazione poco attendibile: per il sanitario il vaccino Pfizer era riservato alle solo persone con delle patologie più gravi. Quindi ha chiesto anche al medico se ritenebva che il vaccino Pfizer fosse più sicuro del Moderna. Ha ricevuto per tutta risposta, con un tono arrogante e sbrigativo, sia da parte sua che dall’infermiera, che la circolare del ministero diceva queste cose. Ma di quale circolare si sta parlando? è stata poi liquidata dicendole di accomodarsi fuori. Ma questi comportamenti rendono vana tutta questa campagna che il governo fa per convincere anche i più estremisti no vax (che non si vaccinano perché sono contrari a tutto) a vaccinarsi. Tra loro ci sono anche coloro che non si vaccinano per paura di qualsiasi tipo di vaccino. Perché ci deve essere un tipo di vaccino per una persona e un altro tipo per un’altra persona? Sarebbe più giusto vaccinare le persone con il vaccino che li fa sentire più sicuri per evitare di avere ancora tante persone non vaccinate. Certi sanitari dovrebbero essere più competenti per fare vaccinare più persone possibile. Mi viene quasi da dire che poi purtroppo si finisce col pensare che i no vax in certi casi abbiano ragione.
Io penso che se una persona decide di vaccinarsi, superando le proprie paure, abbia il diritto di farsi vaccinare con quello che vuole lui o sbaglio?»