SALZEA – Un faggio Africano del ‘700 da far rivivere trasformando il suo tronco in un’opera d’arte. L’appello è lanciato da Liliana Zucca ed il marito Nicola Zizza proprietari del Park Hotel in borgata Salzea. «Il faggio era stato piantato dal Conte Negri, proprietario della villa nel ‘700 – spiega Liliana – La storia del faggio mi è stata narrata dalla signora Maria Gioda, che ha lavorato per questa famiglia come mezzadra per uno dei discendenti di questo ramo della famiglia che io ho anche conosciuto. Questo suo avo era andato a fare un viaggio in Africa ed aveva portato una piantina a casa. L’aveva trapiantata proprio davanti alla struttura della villa che poi noi abbiamo acquistato e ristrutturato qui in borgata Salzea. La pianta è cresciuta ed è diventata una cosa spettacolare. Alta robusta con una fitta e rigogliosa chioma. Da qualche anno a questa parte però l’albero aveva dato segni di sofferenza. Abbiamo cercato in ogni modo di curarla con punture ed interventi di agronomi e specialisti. Quest’anno purtroppo la pianta ci ha lasciato. Per me è stata una mancanza come se ci avesse lasciato una persona. Mi ci ero affezionata tantissimo e spesso me la abbracciavo sentendone tutta la sua potenza vitale – conclude la Zucca –
Vorrei cercare di mantenerne vivo il ricordo trasformando il potente e possente tronco rimasto in una opera d’arte per permettergli di continuare ad esistere anche se le sue radici hanno già prodotto tre figli che stanno crescendo. Se ci fosse qualche scultore del legno capace e disposto, dietro compenso, a realizzare questa scultura sul suo tronco noi siamo a disposizione».