CENTRO – La ripresa nel campo dell’arte e della cultura ha interessato anche la scuola di danza di Cristina Trinchero. «La ripartenza in questo anno dove si vive ancora in regime di pandemia, è stata sofferta e difficoltosa, la paura di non farcela la viviamo quotidianamente – esordisce l’insegnante – Fortunatamente ho ritrovato la maggior parte dei miei volenterosi e affezionati ragazzi, la pandemia ha fatto una selezione naturale, chi era convinto prima ha ripreso ancora più convinto di prima, mentre chi era titubante o poco motivato, ha mollato.
Fortunatamente a mollare sono stati in pochi, contrariamente a quello che mi sarei aspettata tutti i corsi dove è obbligatorio il green pass sono al completo, mentre mancano nuove leve, purtroppo i bambini sono decimati. Dove sono i bambini di Trofarello?
Parlando con i miei colleghi, questo fenomeno è molto diffuso anche altrove, penso che le famiglie abbiano il timore di far iniziare una nuova attività con il rischio di dover eventualmente affrontare altre chiusure, cosa che ci auguriamo davvero che non accada, perché questo vorrebbe dire mettere a serio rischio tutto il mondo della Danza che ha vissuto in maniera tragica questi ultimi due anni. Ma se può rassicurare vorrei dire che il nostro lavoro a distanza, ha unito e tenuto insieme interi gruppi, si sono formate nuove amicizie e coesioni, non è stato facile, ma la creatività non ci è mancata e abbiamo affrontato il difficile periodo lavorando come non mai – continua la Trinchero – Un appello vorrei farlo ai Comuni invitando a non lasciare carta bianca a chiunque voglia aprire una scuola di Danza o voglia far partire corsi qui e la, perché questo è un’ altro fenomeno che ci danneggia tantissimo.
Purtroppo sappiamo tutti che la meritocrazia in Italia non ripaga nessuno, personalmente penso che dopo 40 anni di attività in questo paese, meritiamo di essere posti in primo piano tra le attività artistiche e culturali. Siamo un fiore all’occhiello e tutti dovrebbero essere fieri di avere nel proprio paese una Scuola di eccellenza, dove si lavora e studia seriamente l’arte della Danza, dove il nostro obiettivo è quello di formare ragazzi non solo tecnicamente forti e capaci di affrontare le giurie più dure, ma in primis quello di formare ragazzi per bene, disciplinati e pronti ad affrontare le difficoltà della vita – conclude la Trinchero – Quindi mi appello a quei genitori che temono le regole e la disciplina dicendo loro: i nostri allievi ci adorano proprio per questo, l’arte e la disciplina in questo complicato e confuso momento storico, potrà aiutarci a superare gli ostacoli che le nostre generazioni stanno vivendo».