Friscia: «Trofarello non è un paese per giovani»

CENTRO – Il Movimento 5 Stelle torna a far sentire la propria voce. E lo fa con l’ex capogruppo Anna Friscia che si abbandona ad uno sfogo personale relativo alla situazione di giovanissimi e pandemia con relativi tamponi. «Trofarello non è un paese per giovani – esordisce la Friscia – Ho letto che il nuovo sindaco ha “vinto” un altro incarico tra i sindaci dell’Asl To 5. Da mamma e da cittadina trofarellese vorrei chiedere se oltre a favoleggiare sul fantomatico ospedale è possibile chiedere un servizio sanitario di base, elementare come un tampone, più comodo, più efficiente, più umano per i nostri bambini. In 2 mesi la classe di mia figlia (e molte altre dell’Istituto Comprensico di Trofarello) si è gia fatta 2 quarantene. Questo, nel caos immaginabile per le innumerevoli incombenze dell’Asl e per i continui cambi di protocolli di gestione, ha significato 4 tamponi ai bambini, tutti a Moncalieri e tutti nel bel mezzo di mattinate lavorative. Ora, sono contenta che per gli anziani siano già partite le vaccinazioni antinfluenzale presso la casetta di legno, qui a Trofarello, e che quello stesso luogo abbia accolto e probabilmente accoglierà gli anziani per le vaccinazioni Covid. Mi chiedo perché non sia possibile organizzare in quel luogo, magari in orario pomeridiano o serale, anche i tamponi per una o più classi scolastiche che necessitano? Nessuno tiene conto dei giorni di scuola persi e tanto meno delle capriole che i genitori sono costretti a fare per portare 4 mattinate i figli a Moncalieri per un tampone alle 11? A nessuno interessa che questi bambini che hanno già fatto tanta DAD perdano ancora giorni di scuola per la disorganizzazione generale? Pensavo che con un sindaco più giovane fosse finalmente ora di cambiare rotta e invece vedo un gran da fare per dare la cittadinanza onoraria a un giovane del secolo scorso mentre i nostri giovani, oggi, sono abbandonati a loro stessi, le famiglie abbandonate nei loro consueti problemi anche peggiorati con la pandemia in corso. Io sono stanca delle commemorazioni simboliche vorrei risposte concrete – conclude la Friscia – “Per far crescere un bambino serve un intero villaggio” recita il motto del nostro comitato genitori, evidentemente il nostro villaggio non è interessato ai nostri bambini, ai giovani, ai cittadini di domani».

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