CENTRO – Il Comitato Genitori ha festeggiato i suoi primi 10 anni di attività, e per celebrare al meglio questa importante ricorrenza abbiamo intervistato i 5 presidenti che si sono susseguiti in questi 10 anni: Gianluca Mantoani, Stefania Gamba, Francesco Vidotto, Daniela Pirrone e Alessandra Gibin per raccogliere da loro il senso di questa esperienza così lunga e significativa.
Gianluca Mantoani
«Nella primavera del 2011 l’allora Preside, Valeria Fantino, durante un Consiglio d’Istituto, disse che lei avrebbe favorito la nascita di un Comitato Genitori, se qualcuno l’avesse voluto creare, perché la scuola aveva bisogno di un gruppo di genitori capace di collaborare e dare una mano nella realizzazione di numerose iniziative.
Io accolsi subito l’idea con entusiasmo e ci lavorai nei mesi successivi, coinvolgendo altri genitori e cercando di rendere evidente a tutti che si trattava di un’occasione importante per realizzare qualcosa di cui Trofarello aveva mancanza e bisogno: un gruppo di genitori capace di farsi ascoltare dalle istituzioni, raccogliere le domande e le perplessità delle famiglie ma anche diffondere capillarmente le informazioni ottenute da Comune e Scuola.
I primi due anni abbiamo un poco faticato a farci accettare come interlocutori, ma nel frattempo abbiamo mostrato in diverse occasioni che di un Comitato Genitori presente e bene informato c’era molto bisogno. Anche la gestione delle difficoltà legate ai cantieri nelle scuole Rodari e la Pace lo ha dimostrato: del CGT c’era proprio bisogno. E infatti è andato avanti dieci anni, al di là dei singoli partecipanti».
Stefania Gamba:
«Sono entrata a far parte del Comitato Genitori alla sua nascita, spinta dalla curiosità di scoprire il mondo della scuola oltre le mura dell’edificio scolastico e dalla volontà di condividere le mie esperienze di mamma che si approccia a questo mondo per la prima volta.
Se penso ai cinque anni trascorsi all’interno del Coordinamento, di cui due in qualità di Presidente, automaticamente compare sul mio volto un sorriso.
Ho vissuto momenti indimenticabili, grazie alle persone con le quali ho lavorato alla creazione di nuovi progetti o alla rinascita di progetti che erano stati accantonati.
La forza del Comitato Genitori è rappresentata dal suo motto “Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” e io sono orgogliosa di aver fatto parte di quel villaggio».
Francesco Vidotto:
«Ho partecipato attivamente al CGT dalla sua costituzione fino a qualche anno fa, quando ho dovuto lasciare per motivi di lavoro. Ricordo quegli anni come un’esperienza molto intensa, nella quale ho potuto lavorare fianco a fianco con persone motivate e capaci, insieme alle quali abbiamo sviluppato tante iniziative che hanno coinvolto la scuola, gli alunni, le loro famiglie e molte persone che, pur non avendo figli frequentanti l’istituto comprensivo, hanno entusiasticamente contribuito. È bello constatare come alcune iniziative (es. un tappo tira l’altro) stiano proseguendo con successo ancora oggi. Tra le cose belle che la pandemia ha interrotto c’è il pedibus: mi auguro si possano presto rivedere i bambini e le bambine di Trofarello trotterellare verso scuola indossando i loro gilet gialli!»
Daniela Pirrone
«Dopo aver conosciuto il CGT ai suoi inizi sono entrata nel coordinamento nel 2015. Dal 2016 al 2019 sono stata il presidente affiancata da un ottimo Vice e un bel gruppo. Nonostante sia stato impegnativo mi ha riservato molte soddisfazioni. Ho conosciuto e collaborato con tante persone, stretto belle amicizie e realizzato tanti bei progetti. Abbiamo portato avanti il pedibus, i laboratori di riciclo e la raccolta tappi che mi ha dato la mia più grande soddisfazione, poter acquistare un defibrillatore per la scuola Rodari. Continuo a far parte di questo Comitato perché credo nelle grandi possibilità che ha di aiutare il nostro territorio e la nostra scuola».
Alessandra Gibin:
«10 anni fa ero tra i rappresentanti di classe che hanno sottoscritto l’atto costitutivo e approvato il primo statuto, 8 anni fa sono entrata a far parte del CGT e da due anni ne sono il presidente. Per me è una parte importante della mia vita, che mi ha accompagnata in questi anni, avendo la possibilità di conoscere persone meravigliose. Ho partecipato a progetti, serate, laboratori, corsi; siamo riusciti a portare avanti nonostante la pandemia la raccolta tappi e a tessere collaborazioni con le altre associazioni del territorio, e anche noi, dopo quasi 10 anni abbiamo raggiunto il traguardo che ci eravamo prefissati, diventare associazione. Grazie alla collaborazione con il Comune siamo riusciti ad avere uno spazio dove collocare i tappi della raccolta “un tappo aiuta l’altro”, che sarà aperto due volte al mese per permettere ai trofarellesi di consegnarci di persona i loro tappi raccolti, e ad avere una sede dove potremo incontrarci per le riunioni. Attendiamo fiduciosi un luogo più capiente che ci permetterà di tornare a fare laboratori con i bambini e i ragazzi e serate per i genitori.
Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio, questo è il motto che accompagna il CGT da 10 anni, e grazie a tutti i volontari passati e presenti e a tutto Trofarello, continua ad essere una realtà».