CENTRO – Doppia vittoria politica per le opposizioni trofarellesi sulla questione degli aiuti economici ai commercianti della città. Il risutato è stato portato a casa dai consiglieri della Lega Salvini Premier e da quelli del Movimento Cinque Stelle. «Dopo un anno di sollecitazioni, richieste, interrogazioni e mozioni, all’interno delle varie Commissioni e Consigli Comunali, il Gruppo Lega Salvini Premier è finalmente lieto di annunciare ai cittadini lo stanziamento di un contributo a fondo perduto per le microimprese e associazioni trofarellesi colpite dall’emergenza Covid 19 – spiegano i consiglieri Cauda e Cagnin e l’ex Assessore Bruno – A distanza di due settimane dalla protocollazione della nostra mozione, che prevedeva appunto la creazione di questo contributo, l’Amministrazione Comunale ha accolto le nostre richieste, mediante Delibera di Giunta n. 62 del 25/05/21; ci è stato quindi richiesto di ritirare la nostra mozione, prima in Commissione e poi in Consiglio.
La Delibera di Giunta, se pur migliorativa rispetto alla nostra mozione, in quanto amplia il ventaglio delle realtà coinvolte e pone come discriminante di accesso al contributo, non il periodo di chiusura dell’attività, ma il 20% di perdita del fatturato, non indica però i tempi di applicazione dello stanziamento, né l’importo previsto.
Considerato che l’obiettivo della nostra mozione non era quello di porre una bandierina su un’iniziativa, ma dare finalmente un aiuto concreto a queste categorie in grave difficoltà, abbiamo deciso di ritirare la nostra mozione, ponendo però tre condizioni, che sono state accolte con impegno ufficiale e formale davanti all’intero Consiglio Comunale del 27/05/21 da parte del Sindaco Gianfranco Visca e dell’Assessore al Bilancio Maurizio Tomeo: Lo stanziamento del fondo dovrà essere inserito all’interno della variazione di bilancio del prossimo Consiglio Comunale. In secondo luogo il prossimo Consiglio Comunale dovrà essere convocato entro la fine del mese di Giugno. Inoltre l’importo stanziato non dovrà essere inferiore a 50mila euro.
Oltre al doveroso ringraziamento alla Maggioranza per l’apertura e per l’impegno preso, ringraziamo anche tutti quei consiglieri di opposizione, che hanno sostenuto questa iniziativa.
Riteniamo doveroso informare i cittadini che il gruppo di “opposizione di sinistra” (Proposta), abbia sostenuto fino all’ultimo Consiglio, precedente a quello del 27/05/21, che il supporto delle attività commerciali del nostro territorio non fosse una responsabilità amministrativa, ma solamente in capo allo Stato. Ci auguriamo che anche la sinistra di Trofarello, più a sinistra del Partito Democratico, rappresentata dalla Consigliera Emilia Tiso, si possa ricredere e votare a favore del contributo a sostegno dei commercianti e delle associazioni. Crediamo che quando si condividono principi ed obiettivi, e c’è la ferma volontà di volerli raggiungere, tutto diventa possibile: volere è potere».
Oltre alla Lega anche il Movimento 5 stelle gongola per il raggiungimento dell’obbiettivo: «E’ passata all’unanimità la nostra mozione con un emendamento. Abbiamo accettato la modifica perché a questo punto l’amministrazione ha cambiato idea e si sta attivando nella direzione auspicata – spiegano Friscia, Salanitri e Bianco – Da giugno dello scorso anno abbiamo chiesto all’amministrazione interventi a favore delle attività economiche trofarellesi, visto che si disponeva già di un discreto avanzo dal 2019.
Ancor di più urgente dopo 15 mesi di pandemia e considerando un avanzo di bilancio di 908 mila euro realizzato nel 2020.
Ci hanno sempre risposto che il comune non può e non deve dare aiuti ai commercianti.
Ora prendiamo atto con molto favore della giravolta e inversione a U.
La giunta infatti, martedì scorso, ha avviato il lavoro per un contributo alle attività economiche che hanno subito cali di fatturato di almeno il 20% nel 2020.
Questo contributo sarà finanziato da risorse statali (il famoso fondi covid del governo Conte) e per il residuo da risorse comunali. Meglio tardi che mai! – commentano i tre grillini – Noi riteniamo che il commercio di vicinato sia parte integrante del tessuto sociale e presidio sul territorio e per questo ci siamo battuti e continueremo a farlo perché nessuno sia costretto ad abbassare definitivamente la serranda senza il supporto delle istituzioni».