CENTRO – Stanno prendendo forma i murales voluti dall’amministrazione comunale sugli edifici pubblici della città. Interventi che danno colore agli angoli spesso pasticciati da maleducati. «Sta proseguendo questo appuntamento del TrofaMurales 2 – spiega l’assessore con delega alle politiche giovanili Giorgio Miletto – Molti murales sono stati già completati come quello all’esterno della Biblioteca Civica. Sono stati completati ane i Murales realizzati alla scuola rodari e Leopardi. Mi fa piacere che moltissimi cittadini hanno visto i murales realizzati da questi ragazzi contenta di quello che abbiamo fatto. Sono molto soddisfatto perché nella prima edizione non sapevamo che cosa potesse succedere. Questa seconda edizione ha dato dei buoni frutti con delle opere di alto livello e un discreto successo di pubblico. Molti cittadini si sono fermati a chiedere ai ragazzi del loro lavoro. Quest’anno abbiamo avuto anche molte adesioni. Sabato e domenica ci saranno altri due ragazzi che inizieranno i murales allo spazio ex fornaci. Si tratta dell’opera più grande che verrà realizzata da due artisti tra i più bravi del torinese. La soddisfazione più grande è stata quella di trovare le persone che ti fermano per la strada e ti dicono che è stata un’ottima iniziativa. Abbiamo dato un tocco di colore al paese. Spero che questa iniziativa possa continuare. Ci sono molte persone che hanno chiesto di realizzare dei muri perimetrali delle proprie case come ha fatto Piero Vacchio, che ha fatto riproporre la raccolta delle amarene in un murales lungo diversi metri». Ma chi sono i ragazzi che hanno completato il loro lavoro durante il precedente fine settimana? Si tratta di Luca Mustaccioli e Pietro Scervino.
«Sono nell’ambiente dell’arte urbana cin con i graffiti da circa cinque anni. Ho iniziato con il progetto MurArte Torino – spiega Luca Mustaccioli, classe 1997 – Ho appreso di questa iniziativa a Trofarello dai social e dal negozio dove solitamente acquistiamo le nostre vernici spray. Così abbiamo deciso di partecipare al bando del concorso». «Ho iniziato a fare Murales 4, 5 anni fa. Anche io sono cresciuto con il progetto MurArt – racconta Pietro Scervino – Il tema del progetto a cui abbiamo lavorato ha preso in esame quello che succede all’interno di una biblioteca. Noi abbiamo rappresentato degli uccelli che si trovano all’interno della casa della cultura. Gli uccelli sono il simbolo di libertà di espressione e di pensiero».