CENTRO – Il 29 aprile si è celebrata la giornata Internazionale della Danza. Cristina Trinchero, anima e cuore dell’omonimo Centro studi per la Danza di Trofarello ci aiuta a ricordare come abbia patito questo settore a causa della pandemia. «Mai come quest’anno la nostra amata Danza ha bisogno di essere celebrata. Purtroppo il nostro settore è in tremenda sofferenza e siamo stati dimenticati da tutti, oserei dire che siamo “vivi” solamente grazie ai tanti anni di esperienza e di sacrificio – esordisce la Trinchero – La Danza, sconosciuta per molti, maltrattata e sottovalutata dai più, sta affogando in questo marasma italiano dovuto alla pandemia e a una scorretta gestione di chi, invece, dovrebbe difendere questa nobile Arte e non lo fa.
Oggi vorrei celebrare i miei allievi: bambini e ragazzi che in un momento così difficile considero “eroi” per aver resistito alla battaglia Covid, augurando a tutti loro di poter essere ripagati per i grandi sacrifici fatti. Ragazzi che danno un ottimo esempio a molti adulti e che saranno il nostro futuro.
Sono molto fiera di loro, sono stati forgiati dalla Danza in quanto disciplina e in questo periodo hanno avuto l’occasione di sfoderare il loro talento, talento che, per me, non si ferma all’avere un buon fisico e una buona predisposizione artistica, ma sta nell’essere capaci di adeguarsi alle situazioni e alle difficoltà che si incontrano nella vita, senza mollare, lavorando sodo e senza mai perdere l’obiettivo.
Non hanno avuto la possibilità di esibirsi sul palcoscenico in quanto, come tutti sanno, i teatri sono rimasti chiusi da più di un anno, ma hanno affrontato un palco ben più grande e più difficile che è il Palcoscenico della vita, il quale non risparmia e non fa sconti a nessuno.
Ecco come mi sento di celebrare la Danza in questo momento – conclude la Trinchero – ringraziandola per avermi fatta crescere forte e determinata e per avermi dato la possibilità di poter trasmettere tutto ciò che ho imparato in quasi 40 anni di attività a tante nuove generazioni di bambini e ragazzi».