Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. «Pssss….. psssss…. Ehi D’Uva» mi chiama la mia volpe. «Sai che giorno è oggi?» «Non ricordo». «Ecco lo vedi hai la memoria di un pesciolino rosso l’ho sempre detto e non ti smentisci mai. E’ per colpa di quelli come te che gli uomini dimenticano il loro passato, ripetendo continuamente e ciclicamente i loro errori. Oggi, è il giorno della Memoria. Il giorno in cui voi umani dovreste ricordare la più terribile delle tragedie. La Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. La commemorazione non soltanto della Shoah, ma anche delle leggi razziali approvate sotto il fascismo, di tutti gli italiani, ebrei e non, che sono stati uccisi, deportati ed imprigionati, e di tutti coloro che si sono opposti alla “soluzione finale” voluta dai nazisti, spesso rischiando la vita. Col passare degli anni e con l’esaurirsi di testimonianze dirette, diventa sempre più rilevante commemorare la Giornata della Memoria. Dovrebbe essere il giorno in cui voi umani dovreste ricordarvi che siete tutti sotto lo stesso cielo. Colore della pelle e colori politici non contano. Conta il ricordo per non fare più errori».