CENTRO – 33 lavoratori a casa. Il 7 gennaio è terminata la cassa integrazione ed automaticamente è scattata la mobilità per i dipendenti Cosmonova. «Durante la manifestazione spontanea tenutasi prima di Natale lo avevamo promesso ai lavoratori: avremmo fatto di tutto per essere presenti alla riunione di Lunedì con la Regione, il Curatore Fallimentare e le parti sociali – commenta Stefano Napoletano – Di certo è “irrituale” che un Ente Locale partecipi ad una vertenza volta a ratificare un licenziamento collettivo, ma abbiamo spiegato le nostre ragioni in una nostra missiva trasmessa alla al termine dell’anno passato: vogliamo stare accanto ai lavoratori e, soprattutto vogliamo dare il nostro fattivo contributo per l’ottenimento del miglior risultato possibile. E visto che, benché si decidesse del loro futuro, i lavoratori della Cosmonova non avrebbero potuto partecipare all’udienza, ci abbiamo pensato noi a coinvolgerli portandoli nella Casa Comunale. La nostra posizione si può riassumere così: davanti ad un imprenditore “illuminato”, che intendesse acquistare i cespiti dell’azienda e decidesse di re-industrializzare l’area con l’assorbimento di buona parte del personale dell’ex Cosmonova, il Comune farà la propria parte: favoriremo l’insediamento in tutti i modi che l’ordinamento ci permetterà. Visto l’imminente bando per la vendita dei cespiti, in occasione dei sopralluoghi che i possibili offerenti faranno, abbiamo dato, al Curatore fallimentare, la disponibilità dell’Amministrazione e degli Uffici Comunali per tutto quello che si rendesse necessario per ogni chiarimento/approfondimento in loco e in tempo reale – conclude Napoletano – Abbiamo messo a disposizione della Regione Piemonte e dei sindacati l’Ufficio del Sindaco, la casa dei trofarellesi, come luogo dove portare avanti le trattative con il futuro acquirente nella speranza di poter garantire un futuro a quanti più lavoratori possibili e crescita per il territorio».